Lamezia, manca autorizzazione del Comune: salta evento d’apertura Festival delle erranze e della Filoxenia all’Abbazia Benedettina

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Lamezia Terme - E’ stato rimandato a data da destinarsi l’evento “Tra storia e spiritualità” previsto per l’1 luglio all’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia Vetere che avrebbe dovuto aprire il Festival delle Erranze e della Filoxenia. Lo ha annunciato in conferenza stampa Antonio Mangiafave, presidente dell’Associazione Comunità di Volontariato SS. Pietro e Paolo, capofila del Progetto Gedeone, il quale si è visto negare l’autorizzazione finale dal “Settore promozione del territorio” del Comune di Lamezia Terme a pochissimi giorni dall’evento, nonostante una firma di autorizzazione già apposta da Alecci in data 22 maggio, dopo un incontro preliminare avvenuto già ad aprile.

“Il documento firmato - dice Mangiafave presentandone fotocopia alla stampa - era stato richiesto dagli uffici del Comune, che dicevano di non esserne in possesso, in data 7 giugno e regolarmente presentato. A seguire, il sopralluogo per predisporre il piano di safety and security e produrre il documento necessario, pure regolarmente presentato. Il piano predisposto, nello specifico, prevedeva un modulo antincendio, la presenza di un’ambulanza, 4  stuart e una coordinatrice responsabile, concentrati in un raggio d’azione limitato all’area spettacoli del sito, appositamente recintata. L’evento, per il quale non era previsto un afflusso di più di cento persone, non richiedeva dunque l’intervento di una commissione di vigilanza. Ma, solo il 27 giugno, l’autorizzazione data il 22 maggio viene negata e il piano respinto, con la richiesta di produrre alcuni “documenti mancanti”: un’autorizzazione da parte della sovrintendenza ai Beni Culturali, una certificazione a norma CEE per l’impianto elettrico e l’amplificazione, per il palco e per le sedie. Sarebbe tutto normale – dice Mangiafave – se non fosse che il per il nostro evento non erano previsti amplificazione, illuminazione o palcoscenico, in quanto nella descrizione veniva chiaramente detto che nella loro performance le Ancillae Domini avrebbero eseguito canti gregoriani greci e latini a cappella – dunque senza bisogno di amplificazione - muovendosi liberamente fra il pubblico per sottolineare il concetto dell’erranza – dunque senza palcoscenico - come i tre attori che avrebbero parlato in seguito – un monaco cluniacense, un brigante e un poeta – e la performance si sarebbe svolta alle 17:30, in piena luce – dunque senza bisogno di impianto elettrico - perché alle 20:00 ce ne saremmo andati.”

A parte l’imbarazzo di dover fare queste constatazioni, Mangiafave non nasconde l’amarezza per l’arrivo tardivo della risposta da parte degli uffici del Comune. “La risposta della Sovrintendenza, invece, fatta richiesta il 27, è arrivata giorno 28, ed è stata assolutamente positiva, come anche quella della questura. Ma, essendomi presentato di persona al Comune appena possibile, mi è stato negato ascolto dalla responsabile del Settore, dottoressa Belvedere.” In un clima in cui sembra sempre più difficile la collaborazione fra comune e associazioni, secondo Mangiafave si profilano difficoltà anche nell’attuazione dell’Agenda urbana, incentrata sul tema importante dell’inclusione sociale rispetto alle situazioni di povertà, disagio e disabilità.

Giulia De Sensi

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