Lamezia Terme – Continua ininterrottamente dal pomeriggio di giovedì la protesta di genitori, allievi e insegnanti delle scuole di danza per la mancata riapertura del teatro Grandinetti.
Teatro che poi è stato occupato dai manifestanti: alcuni di loro hanno passato anche la notte in platea, in attesa di poter aver risposte alle loro richieste.
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Sono stati circa duecento persone quelle che sono scese in strada, bloccando le strade di accesso al Teatro, con cartelli e striscioni: anche i più piccoli sono stati protagonisti gridando “Vogliamo fare il saggio”, il momento conclusivo di un anno di lavoro. Solitamente la location per le scuole era proprio il teatro cittadino, chiuso al pubblico perché, come aveva spiegato il commissario prefettizio Francesco Alecci, in un incontro precedente in Comune, quando le associazioni avevano palesaot le loro perplessità, manca l’agibilità.
Si era in attesa di una variazione catastale dovuta alla realizzazione di alcuni camerini. Intanto oggi è previsto un soprallluogo da parte dei tecnici per capire se vi siano i presupposti per trovare una soluzione a tale problematica.
Sul posto nel corso della protesta e a presidiare il teatro questa notte, Polizia, Carabinieri e Polizia Locale.
Il nodo cruciale della questione, che poi ha infiammato la protesta sollevata nel pomeriggio di giovedì, sono state le rassicurazioni su una possibile riapertura, e la conseguente organizzazione di diverse palestre e scuole di danza che avevano già programmato degli eventi e spettacoli anche nel corso del mese di giugno e che invece sono state costrette ad annullare.
Nel primo pomeriggio dovrebbe tenersi una riunione per discutere il da farsi e capire come e se proseguire la protesta.
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