Lamezia, monsignor Cantafora a messa con forze dell'ordine: “Chiediamo a Sant’Antonio di essere veri cittadini”

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Lamezia Terme – “Chiediamo a Sant’Antonio la forza di essere cittadini, amanti della civitas, che comprende tutti, dal povero al ricco”. Il vescovo uscente Luigi Antonio Cantafora, officiando la messa con le forze dell’ordine, richiama, ancora una volta, la comunità alla coesione. E lo fa in un “giorno particolarmente significativo”, invitando la città a “seguire l’esempio di Antonio, Santo dalla fede cristallina, impegnato a favore dei poveri, e soprattutto contro gli usurai e i corrotti”. Monsignor Cantafora si rivolge quindi alle autorità civili e militari nelle prime file con delle parole forti, toccando sia la sfera religiosa che quella politica: “A voi autorità, e al commissario Francesco Alecci, dobbiamo tanto. Viviamo momenti difficili, ma cerchiamo il colpevole, il nemico, sempre negli altri. Ma questo nemico siamo noi, perché se lo Stato manda i commissari a Lamezia, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Lamezia è una grande città, ma manca il vero politico, cioè quello che accantona i propri interessi mettendosi a disposizione del bene comune. Senza questo, Lamezia non approda a nulla”.

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Il vescovo uscente rincara la dose: “Bisogna imparare a essere legali. La legalità non è un pensierino della sera. La legalità è la difesa del bene comune. E in questo giorno è importante che ognuno di noi rifletta su queste cose. Essere arrivato e andare via tra due commissariamenti, non è bello. Significa che in questa città qualcosa manca. E che non è sempre colpa degli altri, ma anche nostra. Chiediamo a Sant’Antonio di essere cristiani attraenti, annunciando che Dio ci ama e che tutti possono essere salvati”. A ricordo della funzione, al Convento di Sant'Antonio è stato fatto dono, all’offertorio, di una corona del Rosario in argento puro, commissionata dalle forze dell’ordine e dalle associazioni d’arma, e realizzata a mano dall’orafo Costantino. Spiccano le perle di quarzo in topazio fumè, con il Tao francescano raffigurante il volto di Cristo. Domani, 14 giugno, appuntamento con la Processione che seguirà il tradizionale itinerario.

Giuseppe Maviglia

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