Omicidio coniugi Aversa, lo Stato risarcirà Rizzardi: "Condannato ingiustamente"

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Lamezia Terme  - Per 12 anni è stato considerato dalla giustizia come il probabile assassino dell'ispettore di polizia Salvatore Aversa e della moglie, avvenuto il 4 gennaio 1992 a Lamezia Terme. Giuseppe Rizzardi, però, ha sempre creduto nella sua innocenza e a distanza di 18 anni, e dopo una sentenza di condanna e un'assoluzione, il Tribunale civile di Salerno ha condannato per "colpa grave" il pubblico ministero Adelchi D'Ippolito, il magistrato che ha condotto le indagini, e lo Stato Italiano al risarcimento del danno per una somma di 200 mila euro per il danno causato nei confronti di Rizzardi per essere stato condannato ingiustamente.

Rizzardi è stato difeso in ogni grado di giudizio dall'avvocato Armando Veneto, il quale ha definito questa vicenda "una battaglia per una giustizia affidabile. Una battaglia per i cittadini".
In primo grado, l'uomo era stato condannato all'ergastolo. L'appello però lo ha assolto insieme al coimputato Renato Molinaro, così come la Corte di Cassazione con sentenza definitiva del 2006. A distanza di lungo tempo, dunque, arriva una nuova verità giudiziaria sull'uccisione di Salvatore Aversa e sua moglie, Lucia Precenzano morti sotto 17 colpi sparati alle 19 del 4 gennaio 1992 a Lamezia .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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