Lamezia, papà Angelo dopo il ritrovamento di Nicolò: “Mi hanno tolto un peso dal cuore”

angelo-frijia-padre-lamezia-121018.jpg

Lamezia Terme – “E’ un momento molto difficile per me, solo Dio lo sa quello che ho nel cuore, ho creduto nella fede di Dio, li porto dentro di me da quando è accaduto il fatto”. Papà Angelo è fortemente provato, il luogo della tragedia gli ha restituito il corpicino del piccolo Nicolò, di appena due anni, strappato alla vita durante la furia del maltempo insieme alla sua mamma e al suo fratellino più grande. Angelo Frijia, che ha atteso la conclusione delle operazioni di recupero del corpicino, indossa una maglietta del Milan di cui era tifoso il figlio Christian. La maglietta, che porta le firme dei giocatori rossoneri, è stata fatta recapitare in questi giorni, insieme a un messaggio di cordoglio del mister Rino Gattuso, anch'egli calabrese, e a un videomessaggio di Suso, dalla società del Milan su richiesta dei familiari delle vittime. La disperazione di questi giorni e il tanto dolore hanno lasciato spazio anche alla riconoscenza per i tanti delle forze dell’ordine e per i volontari della Protezione Civile che hanno permesso il ritrovamento del figlio dopo un’incessante ricerca, nello stesso giorno in cui erano previsti i funerali di mamma Stefania e di Christian, rimandati a sabato. “Ora voglio ringraziare tutte le persone – ha detto Angelo Frija – gli amici, i parenti, tutti quelli che mi sono stati vicino, ma specialmente chi ha ritrovato mio figlio Nicolò, togliendomi un peso nel cuore grandissimo. Loro – ha concluso – si chiamano Antonio Priamo e Domenico Dedato, persone a cui deve essere data una medaglia”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA