Lamezia, corteo di manifestanti invade il Comune: “Difendiamo e riprendiamoci la città" - VIDEO

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Lamezia Terme – E’ partita nonostante la pioggia la manifestazione generale dopo l’unità d’intenti da parte di due comitati cittadini per dire no al degrado in città e alle problematiche che stanno toccando più vicende, ma soprattutto per chiedere che non venga data una proroga alla gestione della terna commissariale che sta guidando Lamezia a seguito dello scioglimento da quasi un anno. Al corteo, partito da via Cristoforo Colombo, hanno preso parte tanti studenti, associazioni, ex consiglieri comunali di diversi schieramenti politici. Il comitato “Emergenza Lamezia” e il comitato “Basta Degrado” si dovevano dirigere anche presso il tribunale cittadino ma la pioggia li ha portati ad accorciare il percorso previsto. La tappa sarà così quella del Comune di via Perugini, dove tra l’altro  è prevista un’assemblea dei sindacati dei lavoratori sul piede di guerra. Il corteo è partito nello spiazzo antistante il liceo "Campanella" dove sono stati posizionati due striscioni con cui i ragazzi hanno incitato Alessia, una ragazza di 18 anni ricoverata nel reparto di rianimazione a Cosenza in gravi condizioni a causa di cinque aneurismi, a non mollare, e si è concluso davanti Palazzo Maddamme, sede della delegazione comunale.

Il Documento condiviso contro i Commissari: "Si torni al voto il prima possibile"

Intanto è stato stilato anche un documento condiviso dello sciopero generale. Lo stesso che doveva essere consegnato al commissario prefettizio Alecci, che però non era presente al Comune. Il documento è stato anche inviato al prefetto di Catanzaro e al Ministro degli Interni. I punti toccati sono tutti quelli che in questi mesi hanno attanagliato la città, facendo vivere una  “situazione emergenziale sotto tutti i punti di vista”. Problematiche legate ai rifiuti, all’apparato burocratico del comune definito “un muro di gomma”, la situazione dell’igiene pubblica, del decoro urbano e della mancata pulizia dei fiumi, ma anche la chiusura degli impianti sportivi e dei teatri comunali, fino alla richiesta di tornare subito al voto. 

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“Chiediamo al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro degli Interni – si legge nel documento - alla luce della situazione emergenziale che sta provocando danni incalcolabili alla città, come richiesto da una petizione già attivata tra i cittadini, di non prorogare il commissariamento oltre il periodo già fissato dal decreto del Presidente della Repubblica (18 mesi) consentendo così ai cittadini lametini di votare prima possibile per il rinnovo del consiglio comunale e del sindaco, nella prima data utile dopo la scadenza del periodo di commissariamento. Chiediamo un’attenzione reale verso la nostra città, dando risposte concrete e tangibili rispetto a questa situazione di emergenza. Lo Stato sia presente in questa città sostenendo le energie sane, quelle dei giovani lametini che hanno scelto di restare qui per costruire il loro futuro,  dei cittadini che rifiutano ogni compromesso, degli imprenditori lametini che a prezzo di grandissimi sacrifici vanno avanti con la schiena dritta. Lo Stato dimostri con i fatti di essere vicino a una città,  Lamezia Terme, che vuole rialzarsi con le proprie gambe”.

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