Lamezia: "Percorso rosa bianca", concluso evento formativo per migliorare assistenza a donne vittime di violenza

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Catanzaro –  A pochi mesi dall’apertura del percorso “Rosa Bianca” nel Pronto Soccorso dell’Ospedale “Giovanni Paolo II”, si è tenuta a Lamezia Terme la terza edizione di un evento formativo finalizzato a preparare le figure professionali indicate per migliorare l’assistenza alle donne vittima di violenza. L’iniziativa sul tema “Percorso Rosa Bianca - Riconoscimento e Prevenzione primaria della Violenza di Genere” è stata rivolta a medici di Pronto Soccorso, assistenti sociali, ginecologi, ostetriche, personale di Pediatria, Laboratorio e Direzione sanitaria, medici legali, psichiatri, psicologi, infermieri, ausiliari, Forze dell’ordine, medici di famiglia, dentisti, farmacisti, parroci, Centri antiviolenza “Demetra” di Lamezia Terme e “Mondo rosa” di Catanzaro.


Il direttore generale dell’ASP di Catanzaro, dott. Giuseppe Perri, ha introdotto le due giornate di studio, pianificate e organizzate dall’U.O. Formazione e Qualità, diretta dalla dott.ssa Clementina Fittante, grazie alle quali circa novanta partecipanti hanno potuto esplorare la normativa attuale in materia di violenza sulle donne con particolare attenzione alle norme sullo stalking, ordine di allontanamento e ordine di protezione, nonché di approfondire tematiche quali la tutela della vittima, gli obblighi del personale sanitario, le indagini di polizia giudiziaria e il ruolo della Procura della Repubblica, etica degli interventi e libertà di scelta della donna vittima di violenza.

I temi, di grande interesse, sono stati esaminati con il contributo di numerosi relatori, tra questi, la dottoressa Caterina Ermio, presidente del progetto e responsabile scientifico del corso, l’avvocato Elena Morano Cinque, presidente della Commissione Pari opportunità della Provincia di Catanzaro, i magistrati Marta Agostini e Valentina Gallo, Sostituti Procuratori del tribunale di Lamezia Terme, il Sostituto commissario Maria Gaetana Ventriglia e la dottoressa Veruska Pingitore, della Questura di Catanzaro. 

L’Azienda Sanitaria Provinciale ha provveduto, prima azienda nel meridione d’Italia, a dotare i due ospedali di Lamezia Terme e di Soveria Mannelli di un apposito percorso ”Rosa Bianca” con strutture interne dedicate e, attraverso percorsi formativi - prosegue la nota - a preparare adeguatamente il personale ad affrontare il tema della violenza sulla Persona. Tutto il personale sanitario riveste un ruolo molto importante nella diagnosi e nell’intervento precoce su donne che subiscono violenza. L’assistenza primaria, infatti, ha una notevole diffusione sul territorio ed è facilmente accessibile.

I medici e gli infermieri del Pronto Soccorso triage e personale devono essere informati e formati per dare risposte di salute ad una delle cause di morte e di malattia più importante riconosciuta dall‘Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Ogni professionista con la sua specialità può contribuire a individuare il fenomeno violenza anche nel rilevare gli eventi sentinella nascosti.
Il fenomeno della violenza di genere, in costante aumento, costituisce un problema di salute pubblica globale. Si tratta di un fenomeno complesso, la cui soluzione richiede un coinvolgimento delle istituzioni e del tessuto sociale del nostro Paese. È dunque necessario che i sistemi di salute pubblica svolgano un ruolo sempre più attivo nel contrasto alla violenza, spesso prevenibile e prevedibile per attuare le tematiche dell’appropriatezza e della tutela della salute espresse con l’ultimo Decreto ministeriale.

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