Lamezia, presentato a Unioncamere Calabria “Il Piano Europeo degli Investimenti. Quali opportunità per la Calabria?”

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Lamezia Terme - Si è aperto con i saluti delle istituzioni l’evento, inserito tra le azioni di comunicazione del Piano Junker, “Il Piano Europeo degli Investimenti: interazioni ed addizionalità con i programmi operativi regionali 2020. Quali opportunità per la Calabria?”; Un centinaio i professionisti e gli enti partecipi all’evento organizzato da EDIC Calabria&Europa di Gioisa Jonica con la collaborazione di EEN e Union Camere di Lamezia Terme. Hanno preso parte  al tavolo istituzionale, coordinato da Alessandra Tuzza direttore dell’Edic Calabria&Europa, Maurizio Ferrara, Segretario Generale Unioncamere Calabria; l’assessore alle Attività Produttive di Lamezia Terme Costanzo, Gianluca Callipo, presidente di Anci Calabria e Coordinatore Nazionale Anci Giovani; Alessio Sculco, Assessore alle Attività Economiche della Città di Catanzaro; Fabio Massimiliano Canzoniere, Presidente dell'ODCEC di Lamezia Terme e Loredana Panetta, Vice Presidente dell’Associazione Eurokom.

Tutte le istituzioni hanno subito delineato le necessità ed i punti di forza del territorio calabrese, puntualizzando l’impellenza di determinare tempi certi per l’avvio dei bandi relativi ai Fondi Strutturali legati al POR Calabria, e sottolineando la necessità di aprire dei tavoli di lavoro congiunti per la spesa dei fondi comuni, con la partecipazione dei comuni e degli enti locali per migliorare i target di spesa e rispondere così alle esigenze integrate di sviluppo del territorio. “Mettere al bando i campanilismi e fare sistema per garantire l’accesso ai fondi” è stato il must lanciato dal neo eletto Presidente di Anci Gianluca Callipo di Anci. Concetto ripreso dall’assessore Sculco di Catanzaro, che ha richiamato la necessità di utilizzare l’addizionalità prevista dalle politiche di coesione per migliorare l’utilizzazione dei fondi Europei. Non è mancato il richiamo alla Zes come strumento per il rilancio dell’area produttiva di Catanzaro e Lamezia Terme.  Quindi l’integrazione e la creazione di una rete tra professionisti, imprese ed istituzioni è stato il richiamo operato dal presidente dell’Ordine dei Commercialisti lametino. È quindi partito con l’esplicare cos'è il Piano di Investimenti per l'Europa, cosa si prefigge e a chi si rivolge? Perché è stato introdotto? Su quali pilastri si fonda e perché raddoppiarne l’importo, l’intervento tecnico sul Piano Junker, operato da Daria Ciriaci, consigliere Economico della Commissione Europea. L’analisi proposta ha delineato i tre Pilastri del Piano: 1. Mobilitare risorse finanziarie a favore degli investimenti; 2. Garantire che le risorse finanziarie arrivino all'economia reale; 3. Migliorare il contesto business. Il fulcro dell’intervento ha mirato a spiegare l’obiettivo principe del FEIS concentrato sul far recuperare la competitività pre-crisi alle imprese europee e al sistema degli investimenti privati.

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Fabio Maisto, di Cassa Depositi e Prestiti, ha delineato il ruolo di CDP come ente di raccordo e promozione del Fondo per gli investimenti, richiamando la necessità di considerare superata la logica del finanziamento a fondo perduto e sottolineando come siano ora la solidità e la sostenibilità degli investimenti finanziari la base su cui vengono impiegate le risorse provenienti dal risparmio postale delle famiglie italiane. Il ruolo dell’addizionalità tra i fondi è stato, quindi, l’argomento cardine di Maisto, che ha sottolineato come il Fei finanzi, grazie alla compartecipazione tra fondi regionali e fondi del risparmio pubblico investimenti sostenibili, altrimenti non finanziati. Tra gli strumenti operati dall’istituto bancario la Piattaforma operativa con un impegno di 5 miliardi di euro ed una potenzialità di 11 miliardi in attivazione. A chiudere i lavori l’analisi sull’addizionalità tra Fei e Cosme operata da Irene Lupis di EEN e Union Camere Calabria, e il ruolo operato dalla rete di Europe Enterprise Network, delineato da Carmine Donato di Spin SRL della rete EEN. Molti gli spunti di analisi sviluppati durante il dibattito finale, che hanno concesso ai presenti in sala la possibilità di chiarire le potenzialità per le imprese operate grazie ai prestiti del FEI, soprattutto attivabili a breve per la Calabria nel comparto agricolo grazie all’azione di rete avviata dalla Regione con il CDP e la Commissione Europea.  

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