Lamezia, protesta dei lavoratori Lsu-Lpu al Comune: “Chiediamo la proroga del contratto”

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Lamezia Terme – Chiedono la proroga della contrattualizzazione per il 2018 i lavoratori Lsu Lpu del Comune di Lamezia Terme che proprio questa mattina hanno avviato una protesta formale nella sede Amministrativa cittadina: si parla di una decina di lavoratori in forza al Comune da vent’anni che dal 1 gennaio non hanno visto il rinnovo del contratto e che vorrebbero che Lamezia si allineasse a quanto disposto dalla normativa. “Chiediamo solo l’applicazione della legge – hanno affermato – e che si snellisca la burocrazia che rallenta le procedure”.

L’ultimo incontro in Comune si era tenuto proprio a ridosso della fine dell’anno: il 29 dicembre le sigle sindacali avevano portato avanti le istanze dei lavoratori, oggi sono tornati a farlo. Una delegazione del sindacato Uil Fpl, con i rappresentanti Bruno Ruberto e Franco Iemme ha incontrato il Commissario Prefettizio Francesco Alecci che, ascoltate le ragioni dei lavoratori, dei quali ha ricordato come abbiamo sempre contribuito a mantenere i servizi per la cittadinanza e per il Comune stesso, ha assicurato come sia volontà della Commissione straordinaria di procedere alla risoluzione della situazione e che si sta lavorando proprio per questo ma che esistono comunque delle problematiche specifiche che riguardano Lamezia, come il fatto di non avere ancora dei revisori dei conti e quello di essere in regime di Piano di Rientro che potrebbero rallentare le operazioni.

Nonostante le rassicurazioni da parte del Commissario, non è stato dato un termine preciso e dal canto loro, i lavoratori, accompagnati dai rappresentanti sindacali, hanno ribadito come “basti applicare la legge, che c’è, esiste, e consente una proroga a questi lavoratori, almeno per il 2018” e che ci sono altri comuni calabresi nella stessa situazione economica finanziaria di Lamezia che hanno già provveduto ad avviare la proroga.

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“I soldi ci sono – ha commentato Iemme – con la manovra finanziaria sono stati stanziati 50 milioni di euro per la contrattualizzazione di questi lavoratori, per questo non capiamo dove possa essere il problema. Capiamo che la stabilizzazione è un processo più lungo e articolato, quello che vorrebbero è almeno la proroga del contratto per quest’anno”. “Il comma 232 della finanziaria, – ha spiegato Iemme –pone queste somme solo alla proroga dei contratti già in essere stipulati con la legge 147 del 2013. Se non c’è il rinnovo non è possibile per questi lavoratori rientrare in questo bacino. Non esistono altre soluzioni”.

Proprio ieri sera, il governatore della Regione, Mario Oliverio, aveva inviato una nuova nota integrativa su questa situazione rivolta ai Sindaci in cui ha ribadito “la volontà della Regione ad assumere le iniziative necessarie alla costruzione di percorsi coerenti con le vigenti disposizioni legislative, anche attraverso l'apertura di un confronto con i Ministeri competenti ed una proposta di Legge che la Giunta regionale proporrà per l'approvazione al Consiglio, con l'obiettivo di incentivare il pre-pensionamento ed ipotesi di mobilità territoriale a favore dei lavoratori contrattualizzati, tenendo conto delle specifiche condizioni dei Comuni e degli enti interessati".

Rassicurazioni arrivate in serata che però, non avrebbero convinto alcuni Sindaci, come quello di Soveria Mannelli, Leonardo Sirianni, dove si è presentata una situazione simile a quella di Lamezia, con i lavoratori Lsu-Lpu che ieri hanno protestato al Comune del Reventino proprio perché al 1 gennaio non c’era stata nessuna proroga del contratto. “Non possiamo - ha commentato il sindaco Sirianni che ha espresso vicinanza ai lavoratori - assistere inerti che, come sempre, i problemi, creati da altri, vengano scaricati sui comuni, che sono l’ultimo anello della catena. Troppo comodo. Ognuno deve fare la propria parte: noi faremo certamente la nostra ma ben prima di noi attendiamo la Regione Calabria. E finalmente constatiamo che c’è chi ammette che non si potranno stabilizzare tutti. Le bugie, come sempre, hanno le gambe corte”.

I lavoratori Lsu Lpu di Lamezia, intanto, hanno deciso di continuare la loro protesta fino a quando non avranno ulteriori rassicurazioni sulla proroga del contratto. Le organizzazioni sindacali si sono mosse per chiedere un incontro con il Prefetto Luisa Latella: così ha fatto la Uil Fpl, che in seguito alla protesta ha inoltrato una richiesta in Prefettura per “derimere e risolvere in tempi brevi la problematica evidenziata” e ribadire come “il combinato disposto dei Commi 223/224/225 della Legge 205/2017 (Legge di Stabilità) con il Decreto N°75/2017 (Decreto Madia), consentono tranquillamente la ricontrattualizzazione dei 12 lavoratori ex LSU/LPU del Comune di Lamezia Terme”. La Fp Cgil e Cisl Fp intanto, ha comunicato che un incontro tecnico sull’argomento si dovrebbe tenere a breve e che la questione sarà affrontata dalle altre due sigle sindacali con la terna commissariale, in un incontro fissato al 5 gennaio.  

C.S.

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