Lamezia, Questore: "Per sgombero campo rom attendiamo prima censimento dal Comune”

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Lamezia Terme – “Per lo sgombero del campo rom di Scordovillo dovrebbe esserci a breve un censimento da parte del Comune, stiamo collaborando e abbiamo dato la nostra massima disponibilità”. Il questore di Catanzaro Amalia Di Ruocco torna su uno degli argomenti più spinosi che riguardano la città di Lamezia e lo fa proprio nel corso della conferenza stampa presso il commissariato di Lamezia sull’omicidio di Luigi Berlingieri, ucciso nel campo giovedì scorso a seguito di una lite. 

Sul campo rom di Scordovillo, uno dei più grandi del sud Italia, pesa un’ordinanza di sgombero a firma del procuratore Vitello datata 2011 ma mai attuata. La lite avvenuta giovedì all’interno di campo, sfociata poi in un vero e proprio omicidio, non può che accendere ancora una volta, un campanello d’allarme per una risoluzione definitiva a quella che è ormai da troppi anni un vera e propria emergenza che più amministrazioni non sono riusciti mai a spegnere.

I commissari prefettizi insediatisi a novembre hanno di recente ripreso il progetto sulla costituzione di un’unità ad hoc già illustrata durante l’amministrazione Mascaro che prevede lo sgombero del campo entro il 31 dicembre 2020.

“Stiamo affrontando la questione sotto diversi punti di vista – ha aggiunto la Di Ruocco – dovrebbe esserci a breve un censimento da parte del Comune che sinora non era stato fatto e siamo disposti a collaborare, anche se molte dinamiche, legate al trasferimento e alla nuova sistemazione dei rom, non sono propriamente di competenza delle forze dell’ordine”

Procuratore Curcio: "Aperti nuovi fascicoli"

“I problemi del campo – ha aggiunto il Procuratore della Repubblica Curcio – sono di natura politica amministrativa ma anche ambientale, proprio per la necessità di bonificare quelle aree oggetto in passato di attività di inquinamento non indifferente, sui quali la Procura ha aperto nuovi fascicoli. C’è su questi punti una grande attenzione investigativa e speriamo, in un lasso di tempo non lungo, di arrivare a determinati risultati.

C’è poi – ha concluso Curcio – una problematica strettamente legata alla politica giudiziaria e all’analisi dei reati che si consumano nel territorio di Lamezia, molti dei quali, dal cavallo di ritorno alle rapine, coinvolgono sistematicamente soggetti gravitanti all’interno del campo”. 

A.R.

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