Lamezia, ricordati i due netturbini uccisi 26 anni fa: parco Gancìa sarà intitolato a Tramonte e Cristiano - VIDEO

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Lamezia Terme -  Così come ogni anno un appuntamento importante per “risvegliare le coscienze” quello in ricordo di Francesco Tramonte e Pasquale Cristiano, i due netturbini uccisi per mano mafiosa il 24 maggio 1991 a Sambiase in località Miraglia. Il sindaco Paolo Mascaro insieme ai familiari delle vittime, all’associazione Libera, al Vicario Don Adamo e Maria Teresa Morano dell’Associazione Trame si sono ritrovati nello stesso luogo del dell’omicidio davanti alla lapide commemorativa, per ricordare e riflettere.

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Il fratello di Pasquale Cristiano, Francesco ha espresso parole di ricordo, commozione e voglia di verità sul caso ancora irrisolto “Fare memoria significa creare cambiamento, ma questo è il ventiseiesimo anno e siamo qui senza giustizia. Abbiamo bisogno che si lavori su questo caso, un duplice omicidio così efferato non può rimanere ingiudicato dopo ventisei anni”. Il sindaco Paolo Mascaro si scaglia duro contro la violenza della mafia e ringrazia i familiari “per essere sempre presenti in questa ansia di ricordo e di memoria per far si che ciò che è stato sacrificio non sia sacrificio vano, noi dobbiamo fare in modo che Pasquale e Francesco possano ventisei anni dopo, quaranta anni dopo e per sempre essere una guida dal cielo, e che si possa dire che il loro sacrificio è servito per trasformare una terra endemicamente malata”.

L’associazione Libera e Maria Teresa Morano hanno testimoniato l’importanza della testimonianza tra i giovani e tra le prossime iniziative che hanno portato avanti, c’è l’ufficializzazione dell’intitolazione del Parco Gancìa a Francesco Tramonte e Pasquale Cristiano, ed inoltre è stata proposta la possibilità di far diventare il 24 maggio di ogni anno la giornata della memoria per le vittime innocenti della mafia. 

A.B.

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