Lamezia Terme – E’ stata fissata al 30 gennaio 2019 l’udienza per il ricorso al Tar del Lazio relativa allo scioglimento del consiglio comunale. Sono trascorsi più di sei mesi da quando la triade prefettizia si è insediata in via Perugini per come disposto dal Consiglio dei Ministri e l’ex primo cittadino Paolo Mascaro ha depositato al Tar del Lazio, proprio lo scorso mercoledì, altre motivazioni oltre a quelle già prodotte in precedenza.
Appreso ufficialmente dello scioglimento del consiglio comunale, Mascaro aveva sin da subito fatto richiesta di accesso agli atti, richiesta immediatamente rigettata in quanto la relazione prodotta dalla commissione d’accesso era coperta dalla normativa del segreto di Stato.
Avendo preso però di recente visione della relazione fino a quel momento secretata, proprio durante il procedimento in corso sulla sua ipotetica incandidabilità, (di cui a breve dovrebbe arrivare la sentenza), Mascaro ha così depositato con i suoi legali ulteriori documenti aggiuntivi al Tar del Lazio, ribadendo come gli addebiti che emergono nei suoi confronti “siano totalmente infondati”.
Tutto ancora potrebbe succedere ed è molto probabile che i tempi si allungheranno. Non si sa infatti se lo stesso 30 gennaio 2019 si conoscerà già l’esito che potrebbe decretare il rientro o meno dell’ex primo cittadino al Palazzo di Città o se il Tar del Lazio deciderà di proseguire con ulteriori udienze allungando inevitabilmente l’iter.
Altro nodo da sciogliere sarà infatti poi quello legato alle future elezioni amministrative in città, che potrebbero essere fissate già a giugno o a novembre 2019 o direttamente nel giugno 2020 se il Ministero dovesse concedere altri 6 mesi di proroga all’attuale triade prefettizia dopo i 18 già trascorsi in Comune.
Alessandra Renda
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