Lamezia: rinnovo contratti ex Lsu Comune, chiesto parere Commissione stabilità finanziaria

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Lamezia Terme – Passerà al vaglio della Commissione di stabilità finanziaria degli enti locali del Ministero dell'Interno la proposta della terna commissariale di rinnovare i contratti ai lavoratori precari del Comune di Lamezia che dal 31 dicembre hanno visto la scadenza senza alcun rinnovo. Una situazione che li aveva portati anche a protestare anche al Comune e che aveva portato le varie sigle sindacali a chiedere ed ottenere un incontro con il prefetto di Catanzaro Luisa Latella.

I tre commissari straordinari hanno manifestato “la volontà al rinnovo dei contratti di lavoro a tempo determinato per n. 26 ore in favore dei n. 12 lavoratori ex LSU”, “subordinando la sottoscrizione all'esito favorevole del superiore controllo da parte della Commissione di stabilità finanziaria degli enti locali presso il Ministero dell'Interno, nell'ambito delle risorse all'uopo stanziate dalla Regione Calabria e comunicate con nota prot. Siar 398046 del 22/12/2017 nei limiti temporali complessivi di durata normativamente previsti per i contratti a tempo determinato e relative proroghe finalizzate alla conclusione di un percorso di stabilizzazione”. Se dovesse esserci esito positivo, il Comune “utilizzerà i LSU per 30 ore settimanali di cui per sussidi 20 ore settimanali ed integrazioni orarie 10 ore settimanali”, in regime convenzionale nel quadro delle previsioni di cui all'art. 1 comma 223, della legge di stabilità 2018 che ha disposto la proroga al 31/12/2018 delle convenzioni sottoscritte per l'utilizzazione di lavoratori socialmente utili e per quelli di pubblica utilità, nei limiti della spesa già sostenuta e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, delle convenzioni di utilizzo dei lavoratori LSU/LPU; di riservare a successivo atto ogni ulteriore determinazione in ordine alla possibilità di stabilizzazione a norma dell'art. 20 D.Lgs. 75/2017, tenuto conto dei vincoli finanziari derivanti dallo stato del Piano di riequilibrio dell'Ente e fermo restando i vincoli in materia di spesa e di capacità assunzionali secondo le disposizioni di legge vigenti generali e speciali”.

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