Lamezia, settimana lunga e doppi turni: ecco come sarà il rientro nelle scuole cittadine

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Lamezia Terme - Nonostante le "rassicurazioni" a volte anche forzate che da più parti arrivano e la volontà di tornare a scuola in presenza, la ripresa dell'attività didattica prevista per il 14 settembre, è una delle questioni aperte e che animeranno il dibattito politico, sociale, culturale e soprattutto sanitario di questa estate "insolita"; intrisa di preoccupazione da parte dei genitori da un lato, e di grandi responsabilità per dirigenti, insegnanti e personale scolastico dall'altro. Le recenti disposizioni della ministra della Pubblica istruzione, hanno creato legittima apprensione nei dirigenti, "oberati" di responsabilità per l'avvio dell'anno scolastico, anche per ciò che riguarda gli aspetti tecnici legati alla logistica. Distanziamento, dispositivi di sicurezza, igiene, sanificazione e tutta una serie di regole da far rispettare, comportano un aggravio di oneri, se pur necessari, per gli Istituti di Lamezia, molti dei quali come nel resto del Paese, in difficoltà per la mancanza di spazi sufficienti che ora con le osservanze da rispettare in termini di distanziamento si acuiscono.

Per saperne di più e per capire come si stanno organizzando le scuole, abbiamo sentito il parere di alcuni dirigenti degli Istituti superiori e Comprensivi della città. "Proprio ieri abbiamo creato un gruppo di docenti, con ingegneri e architetti abbiamo fatto una ricognizione in tutte le aule". Così, la dirigente del Liceo scientifico "Galilei", Teresa Goffredo che anticipa a il Lametino.it alcune delle idee che si stanno valutando per essere pronti a settembre e rispettare le indicazioni del ministro alla Pubblica istruzione.

"Intanto - prosegue - giorno 8 luglio abbiamo un incontro presso la Provincia; una Conferenza dei servizi finalizzata proprio ad affrontare e vedere come risolvere tutte le criticità. Sicuramente si tornerà alla settimana lunga da lunedì a sabato. Noi per esempio stiamo valutando la possibilità di rivedere gli orari e ridurre l'ora. Per evitare assembramenti e contatti, cercheremo di ridurre la presenza degli alunni. E allora ipotizziamo che ogni giorno un intero corso rimanga a casa. Per esempio, si inizia il lunedì con il corso A, etc. Così facendo possiamo recuperare spazi. Il nostro Istituto quest'anno avrà un corso in più. Saranno oltre 900 gli iscritti. Se riusciamo ad organizzarci ne avremo 200 in meno al giorno. E già una riduzione importante, anche per quanto riguarda gli ingressi e la ricreazione, evitando così assembramenti con più ragazzi. Insomma, rispetteremo quelle che sono le indicazioni del ministro quando parla di ‘rime buccali’. Prima di tutto viene l'alunno, e noi ci teniamo tanto, adesso ancora di più".

Quello di trovare spazi adeguati è il problema che accomuna gli Istituti lametini e non solo. La dirigente del "Galilei" da questo punto di vista pensa all'uso di spazi alternativi. "Utilizzeremo la sala Leone, quella dei convegni, e poi ancora i laboratori e la biblioteca. Abbiamo spazi che sono il linea con le direttive di Governo. Insomma - evidenzia la Goffredo - cerchiamo di rispondere a questo stato emergenziale che speriamo possa finire prima possibile. Noi vogliamo evitare la didattica a distanza. Le scelte che intendiamo fare consentono di mantenere gli orari stabiliti e in sicurezza". Come già ricordato in altre occasioni, lo Scientifico "Galilei" ha provveduto e continuerà a sanificare i locali e a dotarsi di tutti di dispositivi occorrenti. Inoltre, ha già dato prova, in occasione degli esami di Stato, di rispettare tutti gli standard di sicurezza anche con la presenza della Croce Rossa".

Un altro Istituto con una massiccia presenza di alunni, 1600, è il Comprensivo "Perri-Pitagora". "Stiamo avendo continui confronti tra dirigenti - dichiara la dirigente Teresa Bevilacqua - abbiamo avuto un incontro al Comune e stiamo facendo delle verifiche perché gestire questa situazione non è facile. Il nostro impegno comunque è far tornare i ragazzi a scuola in sicurezza; far coincidere distanziamento e presenza. Alla media Pitagora e alla primaria cerchiamo di uniformarci agli altri rispettando le direttive del Governo. Consapevoli tuttavia che le responsabilità in capo ai dirigenti sono davvero tante".

Sulla flessibilità didattica e il rispetto del monte orario si incentrano gli sforzi all'Istituto professionale "Einaudi" diretto da Rossana Costantino. "Ci stiamo riunendo con lo staff composto da 5/6 docenti - afferma la prof Cinzia De Luca - per interpretare le linee guida e attuare le direttive del ministero. Pensiamo ad ingressi scaglionati; lezioni per gruppi privilegiando naturalmente quelle che sono le materie specifiche del nostro Istituto. Quindi laboratori, cucina, indirizzo accoglienza, sala, pasticceria etc. Come in tutte le altre scuole anche noi pensiamo di ridurre l'ora e non escludiamo turni misti. Ovvero, in presenza e a distanza. Per il resto come già avvenuto nei mesi scorsi e anche in occasione degli esami di Stato, ottempereremo a tutte le misure di sicurezza. Distanziamento, sanificazione locali e quant'altro. Si tornerà alla settimana lunga da lunedì a sabato".

Una sfida vera e propria quella che attende dunque i dirigenti delle scuole lametine. In tutti gli Istituti ci si prepara ad ospitare nuovamente migliaia di alunni che dovranno tornare a socializzare dopo mesi di confronti a distanza. La scuola cercherà di riappropriarsi del suo ruolo naturale anche se inevitabilmente il periodo trascorso lascerà il segno e, se non nell'immediato, nuovi orizzonti didattici si intravedono per le nuove generazioni di studenti.

Antonio Cannone

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