Lamezia, sindacati: "Causa dello scioglimento non sia fatta ricadere sul personale comunale"

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Catanzaro - Pubblichiamo la nota di Bruno Talarico (FP CGIL) e Luigi Tallarico (CISL FP) sul personale del comune di Lamezia Terme. "Ancora una volta assistiamo alla disinformazione a danno dei lavoratori pubblici e dei cittadini che, sulla scia della vicenda legata allo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Lamezia Terme, ipotizzano responsabilità in capo ai lavoratori dell'Ente.

Come sindacato non possiamo non constatare che, ad oggi, nessun dipendente comunale risulta essere indagato per fatti legati alle prefate vicende dello scioglimento tanto meno risulta la richiesta di “sorveglianza” per i dipendenti del Comune di Lamezia Terme e, pertanto, sarebbe utile, prima di ipotizzare comportamenti poco trasparenti del personale o di sorveglianza speciale degli stessi, avere contezza dei fatti e delle relative procedure.

Per chi vive e conosce, l'agire di una P.A. sa che è prassi o consuetudine che allo scioglimento segua inevitabilmente un team di soggetti chiamati a collaborare con la Commissione Straordinaria per la gestione della macchina comunale in base alle carenze amministrative che si ravvisano e per fornire il necessario supporto proprio ai lavoratori. Tutto ciò è talmente palese che, nel corso degli anni, e per quanto ci risulta fino al mese di giugno u.s., funzionari e dirigenti comunali hanno supportato commissari e commissioni straordinarie presso altri  Enti.

Riteniamo utile, per completezza di informazione, evidenziare che gli Enti Locali negli ultimi anni hanno subito una perdita di lavoratori, per effetto del turn over, alla quale non è stato possibile fare fronte con nuove assunzioni visti i blocchi di legge, tanto è vero che tale fatto è stato posto in grossa evidenza anche dalla Ragioneria Generale dello Stato nella sua relazione periodica.

Nel caso di Lamezia si è passati da 10 a 3 Dirigenti e da oltre 500 dipendenti a 284 (e per la cronaca entro il 2019 sono previsti altri 70 pensionamenti). In tale contesto appare, oltremodo, probabile ipotizzare un possibile ed evidente empasse amministrativo specie se si considera che, alla notevole e convulsa produzione normativa che sta interessando le pubbliche amministrazioni, ed in particolare gli enti locali, non è seguita la pur prevista formazione del personale e la fornitura delle necessarie strumentazioni.

Non è nostra intenzione dare una chiave di lettura dell'attività fin qui posta dalla Commissione Straordinaria, ma non possiamo assolutamente accettare che la croce dello scioglimento o dei mali sia fatta ricadere sul personale comunale che, ogni giorno, consente a tutti i cittadini di Lamezia Terme di accedere ai loro giusti e legittimi diritti e servizi. Sarebbe buona cosa fare le opportune distinzioni e non del facile terrorismo mediatico". 

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