Lamezia, siti archeologici e musei: prosegue percorso alternanza scuola-lavoro al Liceo Campanella

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Lamezia Terme - Ad anno scolastico ormai concluso, continuano le iniziative del percorso di alternanza scuola-lavoro al Liceo Campanella. Terzo incontro nell’auditorium dell’istituto, nell'ambito del progetto “Arché, musei, siti e botteghe” alla scoperta del territorio, delle sue radici e delle sua storia per gli alunni che nel corso di quest’anno scolastico hanno frequentato le classi terze del Liceo.

A coordinare l’incontro, dedicato alla riscoperta dell’origine mitologica della città di Lamezia e del territorio calabrese, Giorgia Gargano, ispettore onorario dei Beni Culturali della Regione Calabria ed esperta archeologa per il percorso in oggetto. Entrando sempre di più nelle finalità progettuali , la tematica individuata per questa fase formativa ,  propedeutica alle escursioni  nei siti archeologici  del territorio e  ad eventuali partecipazioni a scavi in corso, ha riguardato i miti arcaici della nostra terra.

Come la Gargano le definisce queste “storie travestite forniscono ai ragazzi  modo e occasione di conoscere la genesi dei nomi e luoghi di Calabria,  sorti dalla relazione tra geografia, nozioni storiche ed elementi pratici, “che insieme costituiscono le basi dell’archeologia”.
Nel corso dell’incontro, si è parlato del monte Poro, la cui etimologia è Poros, “passaggio”, proprio ad indicare il passaggio dalla Calabria del Nord a quel del Sud; della sirena Ligea a Terina; dei Santi Quaranta;  del Re Italo che regnava su una piccola comunità protostorica e che, secondo il racconto di Aristotele, noto come maggiore decodificatore della storia, fu il primo a darle un’organizzazione sociale e la sua importanza fu grande a tal punto da far prendere il nome agli abitanti del territorio. Ancora oggi questo nome viene utilizzato per indicare il nome della nostra nazione.

A conclusione dei lavori la docente Michela Cimmino, referente del progetto, ha sottolineato la produttività della mattinata grazie alla coinvolgente relazione della Gargano che “ha saputo catturare l’attenzione dei ragazzi suscitando in loro il desiderio di misurare sul campo le conoscenze acquisite, di farsi “sentinelle e custodi” di luoghi resi misteriosi da miti ,leggende che meritano di essere conservati e salvaguardati, rivestiti di una sacralità che racconta la storia più esaltante e gratificante della nostra terra”.

Dal dirigente Giovanni Martello un apprezzamento “al lavoro svolto in perfetta sinergia tra i docenti, gli studenti e tutte le figure esterne alla scuola che hanno collaborato a questo progetto che punta  a fare della riscoperta della nostra storia e del nostro patrimonio culturale una leva di rilancio economico ed occupazionale, un’opportunità concreta sia per i nostri studenti sia per i ragazzi lametini già all’Università”. 

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