Lamezia: Trame 4, parte rassegna con installazione Bellanca

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Lamezia Terme – L’anno scorso erano state le “Mani in alto” di Chiara Rapaccini a dare il via a Trame. Per la quarta edizione, invece, il compito di inaugurare il Festival è stato affidato a Renzo Bellanca, scenografo cinematografico e docente di Scenotecnica all’Accademia di Belle Arti di Firenze.

La sua installazione, “Trame di Parole” è un’opera che, come ha spiegato lui stesso nella presentazione di questo pomeriggio, “si inserisce perfettamente sia nel contesto architettonico che con le tematiche del festival”. L’installazione si trova nel Chiostro di San Domenico, uno dei punti nevralgici e cruciali della cinque giorni lametina. Dal sopralluogo che Bellanca ha fatto nascono “dieci punti di osservazione”, come è lui stesso a precisare. I volumi bianchi, che altro non sono che elenchi telefonici, perdono la loro identità e la loro vera natura e “vengono inglobati in questa sorta di fossilizzazione, così come i nomi che racchiudono al loro interno”. “Nomi, cognomi e attività, – spiega l’artista – che, come i libri che ho rappresentato, sono inglobati in questo meccanismo di fossilizzazione che può travolgerci e al quale, però, dobbiamo reagire”.

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L’installazione si conclude con un “camminamento a terra”, nel quale sono state posizionate delle mattonelle bianche vicino ad altre, perfettamente integrate nella trame del pavimento, che palesano le vere e proprie “tematiche”. “L’idea – ha precisato Bellanca – è di camminare sopra queste tematiche per rifletterci”. Un invito allo spettatore a riflettere e prendere posizione.

Claudia Strangis

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