Le proposte delle ACLI Calabria in occasione del 1° maggio

presidenza_acli_calabria.jpgCatanzaro - Le Acli di Calabria, in occasione delle celebrazioni per ill 1° maggio illustrano una proposta progettuale per favorire la creazione di nuove occasioni di lavoro "attraverso progetti mirati, credibili e fattibili". 

"Una regione segnata dalla massiccia ripresa dell’emigrazione - affermano in una nota - con un ulteriore conseguenziale impoverimento economico e culturale, necessità di una reale presa di coscienza affinché la ricorrenza della festa del Lavoro non sia un semplice anniversario. Con un rinnovato senso di responsabilità bisogna dare delle risposte concrete di futuro alle nuove generazioni che cercano disperatamente delle occasioni per poter rimanere nella loro terra.

Le Acli della Calabria si uniscono al drammatico grido d’allarme lanciato dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e del lavoro: “Il Meridione è una terra che nel corso dei decenni ha subìto un depauperamento economico e sociale tale da trasformare queste regioni in una seconda Italia, povera, sofferente e sempre più infragilita. L’emigrazione è il tratto macroscopico di questa situazione: negli ultimi dieci anni hanno abbandonato il Sud oltre 700mila persone, giovani, laureati, studenti, imprenditori tutte persone che, quasi sempre a malincuore, hanno lasciato la propria terra con l’amarezza di non poter contribuire alla sua rinascita”. E ancora, “senza un Meridione sottratto alla povertà e alla dittatura della criminalità organizzata non può esserci un Centro-Nord prospero”.

Le proposte

 

  • Utilizzare adeguatamente tutte le risorse che sono previste dall’Asse 8 “Promozione dell’occupazione sostenibile e di qualità”, cioè le politiche attive, con particolare attenzione ai settori che offrono maggiori prospettive di crescita nell’ambito della green economy, blue economy, servizi alla persona. Al centro del tutto sta l’approvazione del Piano contro la Povertà assoluta, proposta dall’Alleanza nazionale contro la Povertà che prevede non solo la presa in carico dal punto di vista socio-sanitario-educativo ma interviene nell’ambito della formazione e dell’accompagnamento all’inserimento lavorativo, attivando una rete di servizi finalizzati all’inclusione sociale. Occorre una consapevolezza straordinaria ed il coraggio di osare. A parere delle ACLI calabresi, come più volte ribadito è di fondamentale importanza l’approvazione della legge regionale sui “Cantieri Scuola Lavoro“ come già fatto dalla Regione Puglia con l’avvio dei Cantieri di Cittadinanza.
  • Creazione del Distretto Integrato di Economia Sociale da sperimentare su Area vasta e Città metropolitana del territorio regionale secondo le linee d’indirizzo dell’UE attraverso lo strumento CLLD ( Community Led Local Development), inteso come spazio di pianificazione e di programmazione partecipata a cui dovrebbero aderire Comuni, Unioni di Comuni, Università, Associazioni di promozione sociale, Cooperative, in un rapporto pubblico privato centrato sui valori fondanti dell’Economia Sociale per la creazione di un nuovo modello di sviluppo che tenga insieme le istanze sociali, ambientali ed economiche e crei nuova occupazione.
  • Indispensabile avviamento dei processi di internalizzazione per PMI del settore dell’agroalimentare e relativa attività di informazione e animazione territoriale". 

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