Legambiente, "Beach litter 2019": allarme rifiuti di plastica in mare, 6 spiagge monitorate in Calabria

Schermata 2019-05-21 alle 09.30.23.pngFoto report Legambiente

Roma - “L’emergenza dell’inquinamento da rifiuti in mare ha assunto proporzioni allarmanti a livello globale. Un problema che riguarda da vicino anche il nostro “piccolo” Mar Mediterraneo. Un mare che costituisce meno dell’1% della superficie di mari e oceani del Pianeta e, nonostante sia uno dei 25 hot spot della biodiversità mondiale, è anche la sesta area di accumulo dei rifiuti al mondo”. E’ quanto rileva Legambiente con la sua annuale indagine Beach Litter 2019, che, da cinque anni, analizza tipologia e quantità dei rifiuti spiaggiati per meglio comprendere il fenomeno italiano e accendere i riflettori sulla scorretta gestione dei rifiuti a monte, la principale causa dell’elevata e drammatica presenza dei rifiuti in mare. 

“I dati 2019 – affermano da Legambiente - si discostano poco dalle precedenti indagini, confermando la notevole incidenza della plastica, il materiale che da solo rappresenta l’81% di tutti i rifiuti trovati sui transetti delle 93 spiagge. Parliamo in totale di 968 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. Questo significa che per ogni metro di sabbia sono stati trovati quasi 10 rifiuti. Una mole incredibile”.

Le spiagge monitorate in Calabria 

In Calabria l’indagine è stata eseguita su 6 spiagge, due transetti sulla spiaggia di Caminia a Stalettì (Cz), il lido Angelo a Rossano (Cs), sulla spiaggia dei Gigli di Isola di Capo Rizzuto (Kr) e sulle spiagge Gramà di Bagnara Calabra e Pietrenere di Palmi, in provincia di Reggio Calabria.

Schermata 2019-05-21 alle 09.30.50.png

Schermata 2019-05-21 alle 09.30.38.png

© RIPRODUZIONE RISERVATA