Catanzaro - Il coordinamento di Catanzaro dell’associazione Libera contro le mafie, in occasione del trasferimento del Prefetto Luisa Latella intende ricordare gli anni che hanno caratterizzato la collaborazione e l’attività prestata da Sua Eccellenza con ed in favore delle parti sociali della città. “Abbiamo avuto modo di apprezzare ed ammirare a sua presenza costante – scrivono in una nota - l’autentica vicinanza, il sincero confronto e scambio continuo nelle vicende quotidiane (spiacevoli o meno drammatiche ma pur significative) che hanno investito il territorio della nostra provincia”.
La Latella ha rappresentato per il coordinamento di Libera Catanzaro “lo Stato che non arretra, che si impegna e combatte la criminalità, ma anche lo Stato che abbraccia, che ci segue e ci consiglia per il meglio, severo nella difesa della legalità ma anche partecipe dei bisogni ed esigenze del territorio, consapevole che per combattere la terribile realtà della ‘ndrangheta occorre una rivoluzione culturale dal basso che sia anche un risveglio delle coscienze. Riteniamo che quanto abbia realizzato e coltivato - con entusiasmo e impegno, nonchè assoluto disinteresse nel bene operare - in questi anni in una Provincia stanca e disillusa, delusa dalla politica ed, in qualche circostanza , anche dalle Istituzioni, abbia positivamente inciso non soltanto nel modo di affrontare i le criticità del territorio ma anche nel creare quel clima positivo e costruttivo con tutti, dalle istituzioni civili e religiose, alle forze dell’ordine, cittadini ed associazioni”.
“Noi tutti, chiamati a diverso titolo a combattere la 'ndrangheta, ci siamo riconosciuti come parte attiva – concludono dal coordinamento di Libera Catanzaro - importante e significativa di un progetto più vasto di ricostruzione morale e civile della comunità. Per tutti questi motivi i nostri più cordiali auguri ed un sentito e sincero ringraziamento per l’attenzione e l’impegno profuso nei confronti della nostra città, augurandoci che nel Suo cuore porterà sempre l’accoglienza e la dignità di chi come noi ha apprezzato l’eccellente lavoro di prevenzione e contrasto alla criminalità”.
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