“Malgrado tutto”, volano parole grosse su internet. Giletti e Davi: "Siamo stati minacciati"

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Lamezia Terme – Torna nuovamente a rimbalzare sulla cronaca nazionale la vicenda che nel 2016 ha riguardato la cooperativa lametina “Malgrado Tutto”. A denunciare pubblicamente di aver ricevuto delle minacce online da parte del titolare della cooperativa Raffaello Conte, il giornalista Klaus Davi e il conduttore Massimo Giletti, che hanno rilasciato alcune dichiarazioni riprese da diverse testate nazionali. I messaggi di Conte sono comparsi sul canale youtube del massmediologo Davi, “Klauscondicio”, come commento ad un video realizzato dallo stesso giornalista per un’inchiesta sui boss della ‘ndrangheta di Reggio Calabria.

“Ti stiamo aspettando alla Malgrado Tutto schifoso pezzo di m…., ti ricordi quando facevi il grande tu e Giletti. Hai paura?” si legge in uno dei commenti che sarebbe riconducibile al profilo di Raffaello Conte. E ancora: “Non ti molleremo, vieni alla Malgrado Tutto di Lamezia Terme. Anzi vieni con Giletti e Morra. Io sono calabrese ma non di quelli mafiosi – aggiunge in un altro commento – il mafioso è lui. Vieni, vieni. Hai paura di venire dai cittadini onesti, buffone”. A quanto scritto, i due giornalisti hanno reagito rilasciando alcune dichiarazioni. “Io non mi faccio intimidire dalle minacce e dalle provocazioni”, ha replicato Giletti sul Corriere della Sera, (che all’epoca del servizio lavorava in Rai). “Mi aspettavo reazioni, non minacce: inquietante che queste parole si leghino alle parole degli affiliati”, confida. Chi fa inchieste dà fastidio - insiste il conduttore - e spesso è oggetto di querele per provare a rallentare il lavoro difficile che i tanti giovani giornalisti fanno sul territorio”. E occuparsi di finanziamento e cooperative è evidentemente “un campo minato”.

Da parte mia - spiega invece Klaus Davi in un’intervista rilasciata su il giornale.it - trovo il dissenso legittimo e sacrosanto, viva la libertà d’espressione. Quello che invece trovo di pessimo gusto, a parte il tono usato, è che è stato scritto sotto un servizio contro i boss della criminalità organizzata. Si può anche dissentire, si possono avere tutte le ragioni, ma queste minacce, in quel contesto, diventano inquietanti. Si poteva scegliere un altro linguaggio ed evitare di minacciare”.

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La vicenda della Malgrado Tutto nel 2016

All’epoca dei fatti, nell’aprile 2016, la trasmissione “L’Arena” di Giletti, aveva dedicato più puntate alla vicenda riguardante la cooperativa Malgrado Tutto, mostrando le condizioni in cui vivevano gli immigrati del centro. La cooperativa aveva dissentito a molte delle accuse mosse, annunciando querele, tramite i propri legali, nei confronti sia di Giletti che di Klaus Davi ma anche contro il senatore pentastellato Morra, ora attuale presidente della commissione parlamentare antimafia, che in quel periodo aveva rilasciato delle dichiarazioni sulla gestione del centro. 

La cooperativa, già all’epoca della trasmissione andata in onda, aveva parlato di “una vera e propria campagna diffamatoria ai danni della società cooperativa Malgrado Tutto, allo scopo di delegittimarne l’operato, soprattutto nel campo dell'accoglienza”. Intanto, dopo le minacce annunciate da Giletti e Davi, a tre anni dalla messa in onda del servizio, è arrivata la solidarietà a loro anche da parte di alcuni volti noti. “Solidarietà a Klaus Davi e a Massimo Giletti per le minacce ricevute – scrive Maurizio Gasparri su Twitter - grazie per aver portato alla luce l'ennesimo caso di falso buonismo”. “Massima solidarietà a Klaus Davi, Massimo Giletti e Nicola Morra per i messaggi intimidatori ricevuti in queste ore su Youtube da parte del titolare della Cooperativa ‘Malgrado Tutto’ di Lamezia Terme, Raffaello Conte. Ogni episodio che incita all’odio, alla violenza, verso chi svolge con professionalità il proprio mestiere va condannato senza se e senza ma” commenta invece Francesco Boccia, candidato alla segreteria del Partito Democratico.

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