Manifestazione a sostegno di Gratteri: Le reazioni

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Catanzaro - Diverse le reazioni alla manifestazione a sostegno di Nicola Gratteri che si è appena conclusa a Catanzaro organizzata dal "Comitato spontaneo di prossimità.

Furlan: "Anche la Cisl oggi in piazza"

“Anche la Cisl oggi in piazza a Catanzaro con tanti cittadini a sostegno del Procuratore Nicola Gratteri, del pool di magistrati e delle forze dell’ordine che con coraggio si battono per liberare la Calabria e tutto il Paese da criminalità ed illegalità, piaghe da estirpare!“. Lo scrive su twitter la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.

Aiello: "Restiamo vicini al procuratore Gratteri"

"Restiamo vicini al procuratore Nicola Gratteri, ma per affermare la legalità in Calabria non bastano le parole e gli annunci a costo zero". Sostiene Francesco Aiello, candidato dell'alleanza civica del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Calabria. "Ora la legalità va di moda, in politica. Ma nel merito - prosegue Aiello - contano i fatti. Soltanto il Movimento 5 Stelle ha denunciato alle Procure calabresi atti e prassi irregolari dell'amministrazione pubblica, riguardo alla gestione della sanità, del ciclo dei rifiuti, degli uffici regionali e degli enti locali. Negli ultimi 6 anni i parlamentari calabresi del Movimento 5 Stelle hanno presentato all'autorità giudiziaria circa mille esposti dettagliati su abusi, ingiustizie, sprechi di risorse pubbliche, assegnazione di incarichi illegittimi e affidamenti diretti".

Italia Viva: "Grazie al lavoro del Procuratore Gratteri"

"Italia Viva è in piazza a Catanzaro, insieme a tanti Sindaci e a centinaia di cittadini per mostrare vicinanza e sostenere il procuratore Nicola Gratteri e tutte le persone che operano, quotidianamente, per la legalità che deve essere al centro di ogni nostra azione quotidiana. Grazie al lavoro del Procuratore Nicola Gratteri tanti calabresi hanno ritrovato la speranza per il futuro". Così, il senatore Ernesto a Magorno e Stefania Covello.

Santelli: "Oggi testimoniate di stare dalla parte giusta"

"Cari amici, con la vostra presenza a Catanzaro oggi testimoniate di stare dalla parte giusta. Ci avete messo la faccia, con quella dignità e quella fierezza di cui noi calabresi siamo capaci. Siete idealmente la migliore scorta, quella della società civile 'armata' della forza della legalità, che fa da scudo a un uomo delle istituzioni. Il procuratore Nicola Gratteri sa di non essere solo e tocca oggi con mano la potenza del suo 'esercito', quello invincibile che non tace e non piega la testa ma invece parla e cammina a testa alta". Lo scrive Jole Santelli, candidata alla presidenza della Regione Calabria per il centrodestra, in un messaggio inviato alla manifestazione organizzata a Catanzaro a sostegno del magistrato. "Sono anche io idealmente accanto a voi, ma non lo sono fisicamente - spiega Santelli - perché - com'è giusto che sia, questa manifestazione, come hanno specificato gli organizzatori, 'è priva di connotazioni ideologiche e politiche".

Tansi: "In piazza tanta ipocrisia, non c'ero per rispetto al magistrato”

Con riferimento alla manifestazione organizzata a sostegno del Procuratore Gratteri, Carlo Tansi ha rilasciato la seguente dichiarazione. “Le migliaia di cittadini comuni che, insieme a molti rappresentanti di istituzioni ed associazioni, oggi si sono ritrovate a Catanzaro, davanti alla sede della  Procura della Repubblica, nonchè le migliaia di adesioni  trasmesse attraverso i Social da chi non ha potuto raggiungere il capoluogo, confermano che la Calabria per bene c’è, apprezza l’importante, intelligente, incessante ed efficace attività che sta svolgendo la DDA diretta da Nicola Gratteri e non tollera più di essere etichettata come la Regione dell'omertà, della paura e dell’indifferenza. Il Dott. Gratteri non è solo, tantissimi Calabresi, la maggioranza, sono al suo fianco nella lotta alla malavita organizzata che, anche attraverso la connivenza con la casta politico-burocratica, ha bloccato per anni ogni possibilità di sviluppo socio-economico della Regione più bella d’Italia.

Nella mia vita professionale ho avuto modo di collaborare con diverse Procure in importanti indagini che riguardavano non solo dissesti e calamità naturali, per lo più provocate da una insensata ed illegale gestione del territorio, ma anche i continui furti del denaro pubblico da parte di funzionari della pubblica amministrazione. Nella mia recente esperienza alla dirigenza delle Protezione Civile Regionale ho denunciato, senza guardare in faccia nessuno, il malaffare, gli imbrogli e le spese assurde autorizzate da funzionari che mi avevano preceduto nell’incarico; ho avuto perciò modo di comprendere che la ‘ndrangheta dei rapimenti, del pizzo e dello spaccio, si è ormai trasformata in quella dei colletti bianchi, molto più potente e pericolosa. Per questo ho sentito il dovere di impegnarmi - per la prima volta in vita mia - in politica, mettendoci la faccia, per occupare, come Gratteri ha chiesto, quelle postazioni istituzionali che la DDA, con azioni a tutto campo e senza sconti o riguardi per nessuno, sta liberando dai tentacoli della piovra ndranghetista. Insieme a calabresi per bene, di specchiate doti morali e riconosciuta competenza, ho deciso di candidarmi alla Presidenza della Regione Calabria. Il seguito di consensi sempre più palesi che la mia proposta di governo sta raccogliendo mi conferma che la scelta è stata giusta ed opportuna. Per il rispetto dovuto all'Istituzione Giudiziaria ho ritenuto inopportuno partecipare alla manifestazione di Catanzaro, per evitare che si potesse strumentalmente utilizzare contro la DDA e Gratteri, una presenza che in questa fase della campagna avrebbe assunto il valore di un sostegno più elettorale che politico. Ho appreso invece che si è notata la presenza alla manifestazione di altri esponenti politici che non hanno disdegnato a candidare nelle loro liste indagati per fatti di mafia, malversatori di risorse pubbliche e condannati per fatti inerenti la loro pregressa attività politica, pienamente responsabili del fallimento della nostra regione. Sono perciò indignato e al contempo fiducioso perché sono certo che i Calabresi lo sono come noi e che il 26 gennaio, data delle elezioni, ci riserveranno una sorpresa che rimarrà nella storia.”

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