Massoneria, Bindi: “Inchiesta non ancora finita”. Lunedì puntata di PresaDiretta su “I Mammasantissima”

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Roma - "Non siamo ancora alle conclusioni definitive, ma i primi risultati del nostro lavoro dimostrano che tra i nominativi degli iscritti alle logge massoniche della Calabria e della Sicilia, ci sono alcuni condannati per 416 bis, quindi per associazione mafiosa, e un numero considerevole di situazioni giudiziarie in itinere, imputati, rinviati a giudizio, sia di reati di mafia che di quelli che comunemente chiamiamo i reati spia di comportamenti mafiosi o comunque di collusione con la mafia". Così Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia, parla a “Presa diretta'”, nella puntata intitolata 'I Mammasantissima' - in onda lunedì alle 21.15 su Rai3 - dei i primi risultati del lavoro della commissione sui rapporti tra mafia e massoneria. "Noi - puntualizza Bindi - non stiamo facendo un'inchiesta sulla massoneria, stiamo facendo un'inchiesta sui mafiosi massoni. Per noi è molto importante questa inchiesta soprattutto perché si parla di una sorta di nuova organizzazione delle mafie che vede insieme pezzi delle mafie, pezzi della massoneria, dello Stato, delle classi dirigenti del nostro Paese". Alla richiesta della Commissione parlamentare di avere la lista degli iscritti alle logge calabresi e siciliane, nessuna obbedienza ufficiale aveva consegnato i nomi alla scadenza dell'8 febbraio scorso. E l'Antimafia era intervenuta a inizio marzo con gli uomini del Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata (Scico) della Guardia di finanza sequestrando le liste degli affiliati di Calabria e Sicilia delle quattro principali associazioni massoniche italiane: Il Grande Oriente d'Italia, la Gran Loggia Regolare, la Serenissima Gran Loggia d'Italia e la Gran Loggia d'Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori.

La puntata del programma di Rai 3 sarà incentrata su “I Mammasantissima”: con l’inchiesta di Danilo Procaccianti e Raffaella Pusceddu, PresaDiretta torna sul terreno della lotta alla criminalità organizzata. Una vera e propria spy story, nella quale si intrecciano la politica, la ‘ndrangheta e la massoneria. L’inchiesta di Presa Diretta prova a fare un passo avanti, entra nelle stanze segrete del potere politico criminale per raccontare chi sono quelli che le abitano, i Mammasantissima. “Il racconto del livello segreto, - si legge in una nota - il supervertice criminale, in cui si sono fusi ‘ndrangheta, massoneria deviata e politica, all’interno del quale si decide tutto: strategie economiche e politiche a livello nazionale.  Un’inchiesta ricca di rivelazioni, intercettazioni, testimonianze di pentiti e di latitanti”.

“Ma in Calabria c’è anche chi resiste. C’è una parte della società civile che combatte con il cuore e con la testa per cambiare le cose e una parte dello Stato che ha messo nel mirino i Mammasantissima”.

In questa eccezionale puntata di PresaDiretta alcuni dei testimoni più importanti dell’impegno dello Stato nella lotta contro la criminalità organizzata come la presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi e Giuseppe Lombardo, Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, che da anni indaga il livello più evoluto della criminalità e conosce i territori segreti dell’Anti Stato.

In studio, ospite di Riccardo Iacona, il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, uno dei magistrati più noti e in prima linea nella battaglia contro la ‘ndrangheta.

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