Protesta migranti a Gioia Tauro e Reggio per chiedere documenti

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San Ferdinando (Reggio Calabria) - Hanno tolto il blocco posto all'ingresso del porto di Gioia Tauro e sono saliti su due pullman diretti a Reggio Calabria i migranti che dalle 7 protestavano davanti al gate portuale chiedendo che le istituzioni diano loro i documenti necessari per poter lavorare. I migranti sono diretti a Reggio Calabria dove una loro delegazione sarà ricevuta in Prefettura per esporre le loro ragioni. E' così potuta riprendere normalmente l'attività all'interno dello scalo. Il blocco dell'ingresso, infatti, aveva impedito a numerosi lavoratori del turno che inizia alle 7 di entrare a lavorare. Così, nel porto l'attività è andata avanti per alcune ore al 50% delle possibilità. Contestualmente, anche i lavoratori che avevano finito il turno sono potuti uscire dallo scalo.

"Le istituzioni - hanno detto i migranti - ci negano il permesso di soggiorno, costringendoci a dormire in tende o container e a lavorare per pochi euro l'ora senza contratto. Abbiamo deciso di scendere in strada e fare in modo di far capire che i nostri desideri non si possano più ignorare. Ci scusiamo per il disagio, ma non abbiamo altra scelta". Sul posto oltre a personale della Port security, anche polizia, carabinieri e finanzieri che stanno cercando di mediare con i manifestanti.

Conclusa protesta

Sono stati un centinaio i migranti che si sono ritrovati davanti la Prefettura di Reggio Calabria per manifestare il loro dissenso per la tempistica del rilascio dei documenti di identità necessari a trovare lavoro. I migranti hanno anche bloccato il traffico sul lungomare per alcuni minuti. Alla base della protesta, iniziata con il blocco dell'ingresso del porto di Gioia Tauro, le nuove leggi introdotte dal Decreto sicurezza. "E' diventato praticamente impossibile entrare in Italia - dicono - ed è diventato estremamente difficile ottenere persino il rinnovo dei vecchi permessi di soggiorno". La protesta si è conclusa dopo un incontro in Prefettura cui ha partecipato una delegazione dei lavoratori.

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