Ministro Lorenzin in visita all’ospedale di Lamezia

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Lamezia Terme - Rassicuranti le novità annunciate dal Ministro della Sanità Lorenzin nell’attesa visita di giorno 10 novembre all’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, tappa finale del suo tour nei presidi Ospedalieri della Calabria. Positivo il bilancio dell’incontro, nonostante le aspettative poco incoraggianti e le proteste che l’hanno accompagnato.

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Secondo quanto affermato dal Ministro infatti i posti letto totali dell’Ospedale saranno portati da 232 a 270; il TIN – Reparto di Terapia Intensiva Neonatale – non sarà chiuso come era stato preannunciato ma verrà invece potenziato con l’aggiunta di 4 posti letto. Potenziati anche il Reparto di Riabilitazione e quello di Emodialisi, con l’aggiunta di 18 posti letto. Quanto al problema della chiusura del Centro Trasfusionale, il Ministro rassicura sul fatto che, grazie al mantenimento di ben tre grossi centri trasfusionali sul territorio Calabrese – anche più del necessario considerando la densità di popolazione – “tutti i blocchi operatori continueranno ad avere sangue per gli interventi”.

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Il Ministro si è espresso positivamente anche sul tema dello sblocco del turn-over, un risultato frutto di intenso lavoro svolto sul piano tecnico dal Ministero, che è riuscito da poco nel risanamento quasi totale dei bilanci della Sanità Calabrese  -  “fino a poco tempo fa trasmessi per via orale” ha spiegato la Lorenzin. Lo stesso Ministero ha appena varato un piano di riqualificazione ed implementazione della rete ospedaliera che sarà attivo dal 1 Gennaio 2015 e che entro 2 anni dovrebbe far uscire la Calabria dalle evidenti difficoltà in cui si trova -  basti pensare che 61.000 pazienti l’anno scelgono di curarsi fuori, in particolare nei campi dell’oncologia, dell’ortopedia, del trattamento della tiroide.

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“Per elaborare il piano – ha affermato il Ministro Lorenzin – è stato necessario studiare la situazione epidemiologica del territorio per ricostruirne poi i fabbisogni”. Il piano, che sarà revisionabile ogni due mesi, prevede la messa in atto di una serie di procedimenti e protocolli che dovrebbero riportare la Calabria – come anche la Campania o il Lazio, che pure hanno beneficiato di interventi analoghi – sul livello delle altre regioni. Dopo la sua entrata in vigore il Ministro si è impegnato a ripetere la visita in Calabria con scadenza trimestrale in modo da verificare la sua attuazione, in uno sforzo di monitoraggio che deve accomunare politici, amministratori, operatori del settore e pazienti. “Non è possibile che nascere in una Regione piuttosto che in un’altra possa variare il nostro diritto alla Salute” ha concluso il Ministro dopo aver brevemente visitato i reparti a piano terra dell’Ospedale.

Giulia De Sensi

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