Minniti a Reggio per firmare registro contro la 'ndrangheta: "Forze politiche dicano no ai voti delle mafie"

minniti-12182017-113547.jpg

Reggio Calabria - Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, questa mattina a Reggio Calabria ha firmato il registro di cittadinanza consapevole contro la 'ndrangheta, istituito il 5 dicembre scorso in Prefettura. Un'idea - e' stato ricordato dal prefetto Michele Di Bari - dell'avvocato reggino Giovanna Cusumano, gia' presidente della Commissione pari opportunita' della Regione Calabria, iniziativa condivisa dalla Prefettura e dalla Procura della Repubblica reggina. Alla firma di Minniti erano presenti tutti i sindaci della Provincia, la maggior parte dei quali ha firmato dopo il ministro.

Dopo i saluti del presidente della Corte d'Appello, Luciano Gerardis, e del procuratore generale presso la Corte d'Appello, Bernardo Petralia, Minniti ha firmato il registro, del quel e' primo firmatario in quanto - impossibilitato a partecipare alla cerimonia del 5 dicembre scorso - al ministro dell'Interno era stato lasciato simbolicamente lo spazio per apporre la prima firma nel registro. 

"Il registro - ha detto Minniti subito dopo avere apposto la sua firma - segna una separazione molto netta tra chi combatte le mafie, tra chi e' impegnato per sradicarle dal territorio, e chi invece ci fa parte, chi invece con esse collude, chi con esse ha costituito un'alleanza". "Non e' una firma - ha aggiunto il ministro dell'Interno - che deve essere messa a cuor leggero, questa firma obbliga a comportamenti. Sarebbe molto bello se in Italia tutte le forze politiche in prossimita' di un appuntamento molto importante come le elezioni nazionali, ma in generale in prossimita' di ogni appuntamento, dicessero una cosa semplicissima, che non chiedono - ha concluso Marco Minniti - e non vogliono i voti delle mafie."

"Voglio qui ringraziare il prefetto Miche Di Bari e con lui coloro che hanno avuto l'idea di questa iniziativa - ha aggiunto Minniti - che è uno spartiacque di valori e di impegno contro le mafie, non solo qui a Reggio e in Calabria, ma in tutto il resto del Paese. Qui oggi si sta dando forza a un'alleanza strategica tra tutte le istituzioni e i cittadini, un orientamento chiaro su quale parte della sponda stare". Il ministro Minniti ha poi dedicato un passaggio del suo intervento "ai luoghi simbolici della memoria collettiva del nostro popolo come il Santuario di Polsi, in Aspromonte, un luogo di fede e di religiosità che confligge di per sé con l'idea di oppressione di cui è portatrice la mafia". Quindi, ha dato atto del "duro lavoro della magistratura e delle forze dell'ordine che qui hanno assestato colpi durissimi alla mafia, perché essa rappresenta comunque una costante minaccia per il libero esercizio del voto che è il cuore della democrazia"

© RIPRODUZIONE RISERVATA