Monsignor Nolè, nominato nuovo arcivescovo di Cosenza-Bisignano

monsignor-mole-.jpgCosenza - Papa Francesco ha nominato oggi mons. Francescantonio Nolè nuovo arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano. Mons. Nolè, dell'ordine francescano dei Frati Minori conventuali, era finora vescovo di Tursi-Lagonegro. All'arcidiocesi di Cosenza-Bisignano succede a mons. Salvatore Nunnari, di cui il Papa ha accettato la rinuncia per raggiunti limiti di età.

L'arcivescovo di Cosenza e presidente della Conferenza episcopale calabra, mons. Salvatore Nunnari, lascia il suo incarico nella città bruzia dopo 11 anni. Mons. Nunnari è nato a Reggio Calabria 76 anni fa. Fu ordinato sacerdote nel 1964 ed il suo primo incarico da Vescovo risale al 1999 quando iniziò il suo ministero episcopale nella diocesi di Sant'Angelo dei Lombardi - Conza - Nusco - Bisaccia. Nel 2004 è stato eletto Arcivescovo Metropolita della diocesi di Cosenza-Bisignano. E' stato anche amministratore Apostolico dell'Eparchia di Lungro dal 2010 al 2012. Attualmente mons. Nunnari è presidente della Conferenza Episcopale Calabra, membro del consiglio permanente della Cei, membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione San Francesco d'Assisi e Santa Caterina da Siena della Cei; delegato Cec per i Problemi Giuridici-Legali; delegato Commissione Cec per le Migrazioni.

REAZIONI

Pittella, una grande gioia

"La nomina di monsignor Francesco Nolè ad arcivescovo metropolita di Cosenza-Bisignano riempie di gioia il cuore dei lucani e dei tanti cattolici che negli anni del suo ministero alla guida della diocesi di Tursi-Lagonegro hanno avuto modo di apprezzarne la sobrietà personale, la misericordia cristiana e soprattutto l'impegno a favore degli ultimi". Lo ha detto, attraverso il suo portavoce, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd): "La scelta di Papa Francesco, che nella sua immensa saggezza ha voluto premiare il carisma di un francescano conventuale amato dai poveri - ha aggiunto - se da un lato ci fa esultare, dall'altro ci mette sin d'ora nelle condizioni di prefigurare quella che sarà la malinconia del distacco. Per noi uomini delle Istituzioni, monsignor Nolè - al pari dei suoi confratelli della Conferenza Episcopale di Basilicata - ha rappresentato sempre un forte punto di riferimento. Tanto più in anni, come questi, caratterizzati da una delle più tormentate crisi economiche, dai forti contraccolpi sul piano sociale. Sono certo però che anche in futuro, per quanto impegnato in una missione ancora più ardua ed impegnativa, che egli, ne sono certo, continuerà ad onorare secondo il suo personale motto episcopale "In simplicitate et laetitia", monsignor Nolè sarà sempre un figlio della Basilicata, cui guardare con amore filiale, ma anche con quei sentimenti di stima e amicizia ai quali egli ha improntato i rapporti pastorali e personali in questi ultimi 14 anni, alla guida della diocesi di Tursi-Lagonegro".

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