Nel lametino Guardie mediche sprovviste di vaccini anti-Covid, preoccupazione nei presidi di continuità assistenziale

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Lamezia Terme - La Calabria continua a rimanere nelle zone più basse della classifica a livello nazionale per quanto riguarda la somministrazione del vaccino anti-Covid. Se da una parte c’è stata l’approvazione del ‘piano regionale campagna vaccinazione anti-Covid 19’ da parte del commissario ad acta prefetto Guido Longo, e dall’altra sono iniziati i “richiami” dei sanitari che hanno ricevuto la prima dose, c’è però l’incognita della categoria dei medici di Continuità assistenziale, paradossalmente tra quelli più esposti al contagio, impegnati capillarmente sul territorio per prestare i primi soccorsi e le prime cure a pazienti di cui sovente disconoscono il quadro clinico, che sembrano essere stati “dimenticati” dal piano di vaccinazione.

La precedenza assicurata agli operatori sanitari, nel Distretto del lametino e più in generale nel catanzarese, ha dimenticato a quanto pare i medici di Continuità Assistenziale. Situazione che è stata confermata anche da alcune organizzazioni sindacali a tutela dei medici. Un’intera categoria, conosciuta nel linguaggio popolare come quella delle Guardie mediche, attende quindi di essere contattata dalle strutture preposte pur continuando a garantire il servizio ma senza nascondere l’indignazione, la rabbia e l’amarezza. I medici di Continuità Assistenziale che fanno capo al servizio delle Cure Primarie, coprono, come è noto, le ore notturne dei giorni festivi e feriali e le diurne di prefestivi e festivi, sabato e domenica, proseguendo il lavoro dei medici di medicina generale nelle ore in cui cessano il servizio. Nei loro ambulatori affluiscono quindi pazienti in condizioni d’urgenza o di emergenza, e altri richiedono il servizio a domicilio: di tutti, per lo più, sono ignorati i trascorsi clinici, perciò è facile entrare in contatto con il virus. Né è disponibile, per gli operatori del settore, un elenco degli ammalati Covid sul territorio di competenza.

Da quello che si apprende i medici di continuità assistenziale dell’asp di Catanzaro, nonostante la presenza di liste con i nominativi, sono quindi ancora in attesa di essere convocati per la vaccinazione. Una situazione che preoccupa gli addetti ai lavori e che gli eventuali ulteriori ritardi potrebbero portare disagi anche sui territori in cui questi operano.

Antonia Butera

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