Parco Eolico Reventino, ecco l’atto

atto_parco_eolico.jpg

Lamezia Terme - Sull’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica nell’area del Reventino, ecco  l’atto datato 12 novembre scorso di indizione di apposita Conferenza dei servizi, durante la quale sarà vagliata l’istanza per il rilascio dell’Autorizzazione Unica alla società Creta Energie Speciali S.r.l., con sede ad Arcavacata di Rende e della quale Daniele Menniti, ex sindaco di Falerna, è presidente del consiglio d’amministrazione dello Spin-Off accademico dell’Università della Calabria .

L’impianto denominato “Trifoglio”, sarà situato nei Comuni di Conflenti, Lamezia Terme, Motta Santa Lucia, Decollatura e Platania e avrà una potenza nominale di 20,7MW.

Nella comunicazione si legge che “Chiunque abbia interesse può presentare, in forma scritta, istanze ed osservazioni sul progetto in questione, indirizzandole all’Autorità Competente (Regione Calabria – Dipartimento Attività Produttive – Settore 2 – “Politiche Energetiche, Attività Estrattive e Risorse Geotermiche” – via Paolo Orsi – Catanzaro) entro 30 giorni dalla data del presente annuncio”.

Alla Conferenza dei servizi saranno convocate, “per il rilascio delle autorizzazioni, pareri, nulla osta e assensi comunque denominati di rispettiva competenza”, le Amministrazioni Comunali di Conflenti, Lamezia Terme, Motta Santa Lucia, Decollatura, Platania e l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro.

Se dovesse essere realizzato il parco si aggiungerebbe ai 56 parchi eolici già autorizzati in Calabria, che riguardano il Massiccio del Reventino-Mancuso e nello specifico, i comuni di Tiriolo, Amato e Serrastretta, Pianopoli, Marcellinara e Amato. “Tra quelli già autorizzati e quello da autorizzare – commenta l’avvocato Francesco Bevilacqua – tutto il massiccio diverrebbe sede del più grande parco eolico d'Europa (soprattutto se accomunato a quello che già esiste e che verrà ulteriormente incrementato che sta sul versante sud dell'Istmo di Marcellinara)”. “Siamo di fronte – aggiunge – ad una concentrazione di centinaia e centinaia di pale eoliche nello stesso ambito territoriale e paesaggistico. Una cosa mai vista in Europa!”.

Come già spiegato il provvedimento di indizione della conferenza di servizi è del 12 novembre scorso e contestualmente si scrive che le eventuali osservazioni entro “30 giorni dalla data del presente annuncio” inviandole alla Regione. “Stando a tale dicitura i 30 giorni decorrerebbero dal 12 novembre. Tuttavia – commenta Bevilacqua - l'avviso è stato pubblicato sull'albo pretorio del comune di Lamezia Terme il 2 dicembre”. L’appello dell’avvocato è che tutte le associazioni, WWF, Italia Nostra, FAI, CAI, INU, Slow Food ecc., “prendano posizione immediata scrivendo alla Regione e chiedano di ssere sentite nella conferenza di servizi data l’importanza paesaggistica, ecologica, ambientale, storica della zona del Reventino”.

Di seguito l’atto con il quale viene indetta la Conferenza dei Servizi. 

pdfAtto_indizione.pdf

IMPIANTI AUTORIZZATI - EOLICO

                   

Impianto n.

Denominazione o Ragione Sociale

Data Presentazione Istanza

A.U. DDG n.

Territorio Interessato Impianto

Potenza MW

1

ERG Cesa Eolica Pitagora “Pitagora”

205 del 08/02/2005

D.D. 1603 del 03/03/06

Isola Capo Rizzuto

49,3

2

Gamesa Energia Italia S.p.a. “Piano di Corda”

3444 del 29/03/2006

D.D. 3444 del 29/03/06

Jacurso -S.Pietro a Maida

60

3

Gamesa Energia Italia S.p.a. “Severino 1”

2789 del 01/12/2004

D.D. 5050 del 05/05/06

Terranova di Sibari-Tarsia

32

4

Gamesa Energia Italia S.p.a. “Severino 2”

2059 del 17/08/2005

D.D. 5051 del 05/05/06

Terranova di Sibari

12

5

Gamesa Energia Italia S.p.a.“Serra Pelata”.

267 del 11/02/2005

D.D. 5052 del 05/05/06

Polia

58

6

Fas S.r.l.“Colle Santa Maria” .

1422 del 14/09/2004

D.D. 5517 del 15/05/06

Catanzaro

3

7

Eolica SUD S.r.l. “Parco Eolico San Sostene” .

2179 del 30/08/2005

D.D. 8136 del 29/06/06

San Sostene

120

8

CEFER S.r.l .” Mucone” (Ex)

12950 del 12/10/2006

D.D. 12950 del 12/10/06

Spezzano della Sila

 

9

Consorzio Nuova energia (Micropower) “Serra del Gelo”

3445 del 29/03/2006

D.D. 18285 del 15/12/06

Cortale

6,7

10

Edison Energia S.p.a. “Speciali”

18694 del 22/12/2006

D.D. 18694 del 22/12/06

Strongoli- Melissa

50

11

Gamesa energia Italia S.p.a. “San Francesco”

529 del 08/02/2007

D.D. 529 del 08/02/07

Melissa

32

12

Gamesa Energia Italia S.p.a.

528 del 08/02/2007

D.D. 528 del 08/02/07

Cardeto

 

13

Micropower S.r.l. “Vernà” (Originale)

5102 del 01/10/2007

D.D. 2995 del 22/03/07

Olivadi

4

14

ERG Eolica Fossa del Lupo S.r.l. “Fossa del Lupo”

1355 Sett del 13/04/2006

D.D. 4022 del 11/04/07 D.D. 1539 del 23/02/2009

Gasperina-Vallefiorita-Palermiti

102,5

15

SAV Energy “Battaglina”

963 del 15/03/2006

D.D. 4073 del 11/04/07

San Floro

12

16

IVPC Power 5 S.r.l. “Sermani e il Marricello”

1434 del 27/04/2006

D.D. 5740 del 10/05/07

San Floro

12

17

Clean energy S.r.l. “Il Fortino”

24440 del 28/09/2005

D.D. 5741 del 10/05/07

Scandale

4

18

EM S.r.l. Eolica Meridionale “Dei Due Mari”

2845 del 19/09/2006

D.D. 7056 del 31/05/07

Pianopoli

100

19

Gemsa Energia Fonti Rinnovabili S.r.l. “Monte Pepizza -Maddalena – Piani di Cortale”

420/Sett 28/03/2007

D.D. 11796 del 07/08/07

Cortale-Maida

93

20

IVPC Power 4 “Marcellinara-Settingiano-Caraffa”

2022 del 21/06/2006

D.D. 11925 del 08/08/07

Marcellinara-Settingiano-Caraffa

7

21

Parco eolico Girifalco “W Serre”

2455 del 25/07/2006

D.D. 11928 del 08/08/07

Girifalco

44

22

Vent 1 Capo Rizzuto Wind Farm IC

3614 del 20/11/2006

D.D. 17422 del 14/11/07

Isola capo Rizzuto Le Cannella

120

23

Camas energy S.r.l. “Camas 34 MW”

830 del 09/03/2007

D.D. 21532 del 19/12/07

Maida

34

24

E-Vento Cirò S.r.l. “Cruciminuti-Malucutrazzo-Irto Scuro”

818 /Dip del 20/02/2007

D.D. 21534 del 19/12/07

Cirò

30

25

Elettro Sannio Wind s.r.l.

2396 del 20/09/2005

D.D. 208 del 15/01/08

Torre Ruggiero

8

26

Consorzio Enerlive “Piano e Timpone”

2347 del 16/05/2007

D.D. 209 del 15/01/08

Cortale – Maida

50

27

Renova Wind S.r.l. (Cortale energia) “Sambuco”

5049/Dip del 27/09/2007

D.D. 1055 del 14/02/08

Cortale

30

28

Trazzani Energy S.r.l. “Trazzani”

831 del 09/03/2007

D.D. 1054 del 14/02/08

Tiriolo

9,35

29

EPC S.r.l.(Amato energia) “Monte Serralta”

4084 del 01/08/2007

D.D. 1052 del 14/02/08

Amato-Serrastretta

37,5

30

EPC S.r.l. “Andali”

4532 del 04/09/2007

D.D. 1053 del 14/02/08

Andali

45

31

TIMPE MUZZUNETTI “Parco Eolico Timpe Muzzunetti”

2115/Sett del 29/06/2006

D.D. 23456 del 22/10/09

Cirò Marina

36

32

Babcock “Parco Eolico di Marcedusa”

4212/AG del 07/08/2007

D.D. 13248 del 07/07/09

Marcedusa

30

33

Consorzio Enerlive “Parco Eolico Piani e Timponi”

2347 del 16/05/2007

D.D. 18954 del 23/10/09

Maida

12

34

Micropower (Ampliamento ) “Parco Eolico Vernà”

5102/Dip del 01/10/2007

D.D. 17033 del 22/09/09

Olivadi

4

35

San Biagio Wind Farm “Parco Eolico Piano San Biagio”

2941 del 04/10/2006

D.D. 16376 del 10/09/09

Crotone

30

36

Parco Eolico San Vito “Parco Eolico di San Vito”

245/Sett. Del 09/02/2007

D.D. 13446 del 09/07/09

S. Vito dello Ionio

62

37

Amaroni Energia “Comunella”

5851/Dip del 31/10/2007

D.D. 494 del 22/01/10

Amaroni

33

38

Società Mammola energia S.r.l. “Piano di Canolo”

4048 del 31/07/2007

D.D. 2341 del 04/03/10

Mammola (RC)

9,35

39

Società Pitagora S.r.l. “S.Anna”

1154/Sett del 30/03/2006

D.D. 2340 del 04/03/10

Cutro- Isola Capo Rizzuto

80

40

Gemsa Energia Fonti Rinnovabili SAPI S.r.l. “Piano Barone” (Revocato con

777 del 29/01/2008

D.D. 2142 del 03/03/10

S. Pietro a Maida – Maida

52,5

41

ENEL Bagaladi “Parco eolico Piano di Lopa”

3358/B del 16/12/2005

D.D. 9799 del 25/06/10

Bagaladi (RC)

11,9

42

ENEL Montebello Jonico

3358 del 16/12/2005

D.D. 10858 del 26/07/10

Motta San Giovanni Montebello Ionico

21,25

 

43

EOLICA Meridionale “Parco Eolico dei Due Mari” (Variante all'impianto n. 18 )

2845 del 19/09/2006

D.D. 12418 del 27/08/10

Pianopoli

80

44

Cortale Energia “Sambuco”

5049/Dip del 27/09/2007

D.D. 12435 del 30/08/10

Cortale

30

45

Marcellinara Wind S.r.l. “Sambucello”

7413 del 12/12/2007

D.D. 12954 del 08/09/10

Marcellinara

5,7

46

Parco Eolico San Vito (Variante 1° all'impianto n. 36 )

245/Sett del 09/02/2007

D.D. 15497 del 10/10/10

San Vito dello Ionio

 

47

Parco Eolico San Vito (Variante 2° all'impianto n. 36 )

 

D.D. 18518 del 20/12/10

San Vito

 

48

Iris 2006

3374 del 06/11/2006

D.D. 17105 del 29/11/10

Cutro

52

49

Clean Energy 1 Ampliamento

4833/Dip del 19/09/2007

D.D. 86 del 12/01/11

Scandale

12

50

San Biagio Wind Farm S.r.l. (Variante 1° all'impianto n. 35 )

2941 del 04/10/2006

D.D. del 12/01/11

Crotone

 

51

EPC (Variante all'impianto n. 30 )

 

D.D. 2885 del 06/09/11

Andali

 

52

Fonte Verde

14289/Dip del 16/10/2009

D.D. 13672 del 02/11/11

Joppolo-Spilinga

41,4

53

San Biagio (Variante 2° all'impianto n. 35 )

6300/Dip del 27/04/2010

D.D. 6979 del 18/05/12

Crotone

 

54

Società Amato Energia (Variante all'impianto n. 29 )

5979/Dip del 21/04/2010

D.D. 8252 del 08/06/2012

Amato

 

55

Borgia Wind

6717/Dip del 21/11/2007

D.D. 8254 del 08/06/2012

Borgia-Girifalco-Cortale-S.Floro-Maida

62,5

56

Dynamica S.r.l.

1027 del 2704/2010

D.D. 17870 del 17/12/2012

Simeri Crichi-Catanzaro

75

 

Costantino Fittante: Senza se e senza ma bisogna opporsi alla realizzazione del parco eolico

“Da anni grandi e medi gruppi imprenditoriali, con contributi pubblici e la benevolenza della Regione, spesso con l'appoggio della 'ndrangheta, hanno realizzato un'opera di vera e propria "privatizzazione del nostro vento e tentano di fare lo stesso col il nostro sole".

“L'opposizione a questa rapina deve essere forte e decisa. – scrive l’onorevole e I Sindaci non possono illudersi di ottenere benefici svendendo le bellezze del territorio, del paesaggio, dei boschi. Questo patrimonio lo abbiamo ricevuto in prestito e lo dobbiamo mantenere, curare, valorizzare per lasciarlo in eredita a chi viene dopo di noi. Non si possono ripetere gli errori commessi lungo le nostre coste. La loro sconsiderata cementificazione, abusiva e autorizzata, non ha prodotto sviluppo e crescita economica e occupazionale duratura. La realizzazione delle torri eoliche fa il paio con  questa triste esperienza”.

“Bisogna chiedere la sospensione della "conferenza dei servizi" – aggiunge - e l'apertura di un confronto con la Regione, perché si imbocchi una diversa strada per la produzione di energia da fonti rinnovabili”.

“o sfruttamento del sole è la nuova frontiera per la produzione di energia. L'applicazione delle tecnologie Led o a Induzione, è il percorso da imboccare per il risparmio energetico e per l'efficientamento dell'illuminazione pubblica e dei servizi. La Regione, che in questi anni ha autorizzato tanti "parchi eolici" che hanno fruttato svariati milioni alle società private titolari dell'intervento, a fronte dei pochi spiccioli lasciati ai Comuni, ha concesso quasi niente ai privati e agli Enti Locali per lo sfruttamento dell'energia solare e per fare diventare ogni edificio e ogni abitazione sede di produzione e di utilizzazione di energia. E' questo il terreno sul quale, la Regione e i Comuni  devono cimentarsi, mettendo in campo competenze, volontà innovativa, domanda qualificata rispettosa dell'ambiente e delle caratteristiche del territorio”.

“Per quanto è nelle nostre possibilità, - conclude - faremo di tutto perché venga abbandonato ogni proposito di compromettere e contaminare il territorio del Reventino e perché la Regione volti pagina per ciò che attiene la sua politica energetica. A giorni daremo vita ad una iniziativa pubblica sull'insieme di  questi temi".

G262.-Reventino-Mancuso-Monte-Nocelletto-Lamezia-Terme.-Foto-F.-Bevilacqua.jpg

Pro Loco Platania: Parco eolico, uno scempio annunciato

“Quelle che erano, fino a poco tempo fa, soltanto “voci” senza consistenza – scrive l’ente di Platania - si sono rapidamente trasformate in notizie, il Reventino verrà trasformato in un parco eolico. Un simile progetto non soltanto devasterebbe il paesaggio in maniera irreparabile, ma distruggerebbe boschi faticosamente ricostruiti con grandi sacrifici e miracolosamente sopravvissuti al passaggio di più metanodotti e cancellerebbe per sempre i riferimenti ambientali a tradizioni e leggende radicate nell’immaginario collettivo e tanto significative da avere ispirato artisti e poeti legati al territorio ed interpreti dell’anima della gente”:

“Non si vuole, però, - aggiungono - certo mostrarsi ostili in maniera preconcetta ad una scelta energetica, utile in questi momenti di crisi per diminuire il forte deficit d’energia dell’Italia, ma si contesta e con estremo vigore il modo di procedere alla collocazione dei pali e delle eliche. Ad parte altre considerazioni sull’unicità geo-morfologica del monte Reventino e che da tempo lo stesso monte, era compreso in una legge istitutiva di una serie di parchi naturalistici, che doveva servire a mantenere e tutelare l’identità ambientale e floro-faunistica delle stesse contrade, c’è da sottolineare, con molta preoccupazione per la salute pubblica, la presenza di asbesto (amianto) nelle rocce che sono presenti sul monte. Cosa accadrebbe movimentando centinaia, migliaia di metri cubi di quel materiale?”.

“Non è possibile né umanamente spiegabile – proseguono . che decenni di laboriosa ricostruzione dell’ambiente naturale, secoli di tradizioni e leggende unite indissolubilmente al territorio, grazie ad un poeta che le ha fatte rivivere e che ha legato una parte dell’identità del paese alle fate del Reventino, vengano cinicamente sacrificati. È un diritto dell’uomo di ogni tempo, infatti, non soltanto quello di vivere a diretto contatto con la natura, ma è pure diritto/dovere degli stessi uomini quello di difendere le loro tradizioni e le loro leggende, perché per vivere è pure necessario avere dei sogni e degli ideali legati alle proprie origini lontane. Nessuno, perciò e per nessun motivo. – concludono - può arrogarsi il diritto di distruggere un patrimonio di realtà e di sogni di una comunità che con questa realtà e con questi sogni vive da sempre”.

Agesci Reventino esprime dissenso su realizzazione parco eolico

“L’urgenza della ricerca di nuove fonti energetiche alternative – scrivono i capi dell’Agesci - non può diventare il lasciapassare per chiunque progetti opere faraoniche che produrranno, poi, uno sconvolgimento paesaggistico ed ambientale non indifferente nel nostro territorio. I capi dell’AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) della “Zona del Reventino” vogliono esprimere il loro netto dissenso alla realizzazione del parco eolico del Monte Reventino”.

“Il Monte Reventino e tutto il territorio circostante hanno rappresentato, - continuano  - nella storia della nostra associazione (circa mille censiti in quest’area!) il luogo privilegiato per l’avvio ad un’educazione alla vita all’aperto per i nostri ragazzi, fino al punto che abbiamo voluto denominare la nostra zona “del Reventino”. La frequentazione di questi luoghi ha saputo far crescere in ciascuno di noi non solo l’amore e l’attaccamento alla natura, ma soprattutto un profondo rispetto per questi luoghi che ci hanno da sempre affascinati e proiettati in un mondo ricco di avventure e di scoperte che hanno segnato la nostra giovinezza”.

“Ripensare, ora, - aggiungono - a luoghi come la Pietra di Fota, Capo Bove o i massi del Reventino, infestati e deturpati da una selva di pale eoliche ci ferisce profondamente e non per un fatto unicamente sentimentale, ma perché ben conosciamo il valore dell’unicità ambientale di questo territorio, della sua vegetazione e della fauna presente.

Abbiamo sempre guardato a questi monti come un luogo privilegiato dove gli abitanti si sono sempre accostati con un rispetto quasi sacro, sapendone sfruttare le potenzialità senza produrre danni devastanti”.

“Non possiamo, ora, accettare che gli sforzi compiuti negli anni sessanta per portare a compimento il rimboschimento della zona, facendo diventare il Reventino un importante polmone verde per il territorio, vengano ora vanificati da una speculazione camuffata da “progresso tecnologico non inquinante”, nobilitata da una denominazione del tutto impropria di “Parco” della cui ricaduta economica poco rimarrebbe per l’economia locale.

Pertanto, - concludono - nell’auspicare che le amministrazioni locali ricadenti nell’area del Reventino sappiano opporsi con forza al progetto, invitiamo tutti i cittadini a non restare passivi di fronte a tale problema e a dare il proprio contributo per una soluzione per noi positiva del problema”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA