Partita da Lamezia la Carovana Nazionale dell'acqua: "Si guardi alla salute come complessità del benessere"

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Lamezia Terme - Un incontro aperto, promosso da Casa Rossa 40 quale secondo appuntamento della 4° rassegna resistente, che da più punti di vista, mirati alla mobilitazione collettiva, guardi al concetto di salute nella sua visione complessiva. 

S'è parlato di più disagi sociali, inerenti più aspetti dell'intero territorio calabrese, che nei decenni divengono vere e proprie emergenze. L'occasione, creata dal Collettivo, e che vede fra i relatori Vincenzo Miliucci e Graziella Bastelli, ha inteso tracciare particolare filo rosso riguardo alcuni fattori ambientali: partendo dall'emergenza idrica, ai rifiuti, all'energia, alle conseguenti privatizzazioni, e poi la salute che di trovarla affiancata alla sanità neanche l'ombra, specie se si guarda all'aspetto dell'aziendalizzazione. L’assemblea, co-organizzata dal Comitato Lametino Acqua Pubblica e dal Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”, segna anche la tappa regionale della Carovana Nazionale dell’acqua, un percorso di mobilitazione che attraverserà diversi territori per concludersi il 25 marzo a Roma con un appuntamento nazionale. "Molte forze politiche cittadine rivendicano infatti la paternità dell’operazione della Procura su Sorical e Multiservizi e, se non fosse che a pagarne le spese sono sempre e soltanto le comunità locali, ci verrebbe da dire che la politica nostrana è passata ‘dalla tragedia alla farsa’ - restando nella voce del Collettivo - In 10 anni di lotte per il diritto all’acqua la nostra controparte è stata proprio la stessa che oggi rivendica il diritto all’acqua, sigle politiche che in un passato anche recente hanno sostenuto progetti di privatizzazione locale e regionale".

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"Ci interessava capire ciò che si muove fuori dal nostro contesto cittadino e regionale - ha affermato in apertura nelle sale di Palazzo Rambaldi Gennaro Montuoro, del Collettivo Casa Rossa 40 - è nelle periferie che il più delle volte si consumano le tragedie. Da esse bisogna ripartire per ricostruire un minimo di tessuto, di militanza". A fornire una visione di insieme, nel tentativo di unire le menti, in vista di sempre più necessarie lotte a tutela dei beni comuni, è stato Vincenzo Miliucci. "Questo paese è sempre in emergenza, a Roma, come altrove, è emergenza acqua di continuo, l'Acea non s'è preoccupata di andare a controllare le sottrazioni di acque improprie - ha detto in merito ai danni arrecati a Roma dall'Acea, multinazionale quotata in borsa - quanto ai rifiuti, l'Italia sta al 40% della raccolta differenziata, 8 gli inceneritori in Emilia Romagna". Quantità di veleni che, ogni giorno, conducono a crisi da smog, e morte da tumore. Si contano 35 tir a notte da Napoli a Novara carichi di umido. 

Anche riguardo l'energia Miliucci fornisce dati allarmanti. L'enel ha chiuso 23 centrali, centrali di cui i cittadini pagano anche la chiusura, determinata da comodità provenienti da sovvenzioni. "Andiamo a tutti gas, dicono, secondo piano energetico nazionale, - ha aggiunto Miliucci in merito alle volontà speculative - ma noi non abbiamo più bisogno di gas, ne abbiamo già tre, dalla Libia e dal Libano". 

Di ospedali che diventavano supermercati e poi discount ne sa qualcosa Graziella Bastelli, la quale si definisce 'operatrice della non salute', e che da 40 anni porta avanti numerose lotte all'interno della sanità. "È un discorso emergenziale, la salute è la complessità del benessere, non si può parlare di salute senza parlare di diritti" ha spiegato ponendo attenzione agli aumenti di licenziamenti di donne , ma anche alla commercializzazione dei farmaci, e alla controinformazione latente. Prevenzione, cura e riabilitazione, sono tre aspetti che non possono stare separati e sui quali dovrebbero aumentare i finanziamenti. "Il 6, 5% del popolo italiano ritarda le cure o non si cura affatto - ha proseguito - 35 miliardi spesi da cittadini per pagare visite private, nel 2017 solo 8 posti ogni 1000 abitanti, dal 2016 al 2020 si conta una spesa che va dal 6,6% al 6,3%, ma l'Oms dice che sotto il 6,5% è impossibile offrire spesa di salute". La battaglia, lunga, da intraprendere è dunque sul piano della privatizzazione. "La salute è ovunque - ha concluso - dal territorio deve uscire il concetto di salute come senso di complessità".

Valeria D'Agostino

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