Ricordato a Catanzaro operaio antifascista Giuseppe Malacaria

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Catanzaro - Il contesto e' quello degli scontri degli anni Settanta, tra i moti di Reggio Calabria e il clima di tensioni tra fascisti e antifascisti mentre in tutta italia si verificavano attentati di matrice "nera". Il 4 febbraio 1971 questi scontri fecero registrare uno degli episodi piu' cruenti con la morte di Giuseppe Malacaria, operaio socialista ucciso a 35 anni nel corso di una manifestazione antifascista che si stava svolgendo a Catanzaro.

Il clima di guerriglia era iniziato il giorno prima, nella notte tra il 3 e 4 febbraio, quando una bomba venne collocata davanti il palazzo della Provincia che ospitava, in quella fase, gli uffici della Regione Calabria. Sfidando il divieto delle autorita', i movimenti antifascisti scesero in piazza nei pressi della sede del Movimento Sociale Italiano, dove furono esplose alcune bombe a mano che provocarono la morte di Malacaria e il ferimento di altre nove persone. Fu una delle pagine piu' drammatiche degli scontri degli anni Settanta in Calabria. Una delle tante, nella "guerra" alimentata tra Catanzaro e Reggio Calabria per il titolo di capoluogo di regione. Oggi la citta' di Catanzaro ha voluto ricordare Malacaria e quella fase drammatica della storia calabrese. L'Amministrazione comunale ha promosso un omaggio alla memoria davanti alla lapide apposta in ricordo di Malacaria, nella Piazzetta della Liberta'. Una targa piu' volte oltraggiata da quando fu apposta il 4 febbraio 2007. L'ultimo oltraggio lo scorso anno, con la targa rinvenuta a pezzi e rimontata nei giorni successivi grazie anche all'intervento di associazioni e movimenti.

Le indagini sull'omicidio di Malacaria non hanno mai prodotto risultati concreti. Quattro militanti fascisti furono accusati del delitto e poi assolti con formula piena, gettando ulteriori ombre e divisioni su un'epoca drammatica nelle pagine della storia calabrese. La rivolta di Reggio Calabria "alimento' tensioni continue tra il 1970 e il 1971, con diversi episodi drammatici, incidenti dubbi e diversi morti. Scontri ideologici che alimentarono tra luglio del 1970 e febbraio del 1971 le lacerazioni sociali per la decisione di individuare Catanzaro quale capoluogo di regione. Durante la manifestazione di oggi, il presidente del Consiglio comunale, Gianmichele Bosco, e il sindaco, Nicola Fiorita, hanno omaggiato Malacaria con la deposizione di una corona di fiori. "Speriamo che ogni anno questa data possa essere ricordata sempre con piu' forza per rimanere impressa", ha detto il presidente Bosco. Il sindaco Fiorita ha poi ripercorso la storia di quelle ore drammatiche: "C'era una forte strumentalizzazione politica, si pensava di fare politica con le bombe e la citta' reagi' in maniera democratica. Dobbiamo ricordare una vittima innocente e il valore della democrazia".

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