Sanità, licenziati Fondazione Campanella: “Conflitto interessi Stasi”

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Catanzaro - "Cosa è accaduto in questi anni? Il nulla, anzi no: sono partite le lettere di licenziamento per 172 dipendenti, il 23 novembre si scrutinano le schede elettorali per il nuovo Consiglio e per noi da lunedì non ci sarà una poltrona sulla quale sedersi, perché non avremo neanche il posto più per lavorare". E' quanto scritto in una nota del personale licenziato dalla Fondazione Tommaso Campanella. "Da parte di coloro - prosegue - che pagliacci, anzi, scusate, quelli fanno ridere per professione questi sono burloni e fanno ridere non volendo, da parte loro il nulla. E' straordinario che le sorti della Fondazione e del suo personale sia nelle mani di Antonella Stasi (rammentiamo che non è consigliere visto che il passaggio delle urne non lo ha affrontato e si guarderà bene dall'affrontarlo in questa tornata) che è in un incredibile conflitto di interessi, dovendo aprire un centro Oncologico Marrelli Hospital, per fare guadagnare denari. E' incredibile che l'intera giunta complice di Peppe DJ e Stasi ha creduto di riuscire ad arrivare alle elezioni senza problemi, ma è giunta anche la fine delle parole in libertà anche per loro".

"Vorremmo solo chiedere - aggiugono i licenziati della Fondazione - se riescono a capire che il terrore che li attraversa di non essere più rieletti per 20 di loro sia commisurabile al nostro di terrore di non avere più uno stipendio e un lavoro. Dei malati abbiamo capito da tempo che rappresentano un ostacolo, un problema ma non una priorità. Non vogliamo offendere nessuno, si sono offesi da soli se dopo tanti anni non hanno trovato una soluzione o sono incapaci o sono in malafede in tutti e due i casi non meritano di essere rieletti e rappresentare i calabresi, ma il 23 novembre per fortuna sta arrivando. Ma i fatti non possiamo dimenticarli. Rinviate i licenziamenti, stiamo trovando una soluzione, siamo vicini a voi, i malati avranno le cure, il lavoro sarà tutelato. Ma non avete vergogna? Scopelliti dice di aver risparmiato in sanità. Ma si chiama risparmio non pagare i debiti? Da domani risparmieremo tutti col modello Scopelliti (forse avrà più fortuna del modello Reggio) non paghiamo le bollette e avremo risparmiato. In fondo il metodo Scopelliti è sempre stato quello che se qualcuno poneva il problema, si rimuoveva l'uomo immaginando che il problema si fosse risolto. Ma tutta quella sfilza di politicanti (riteniamo ancora che il politico sia una cosa seria), che fine hanno fatto? Salerno, Tallini, Abramo, Aiello, Gentile, Talarico, che hanno bivaccato alla corte di Scopelliti avallandone scelte e comportamenti dove sono?". "Non gongolino a sinistra - conclude la nota - quelli in seno al Consiglio hanno fatta una falsa opposizione, quelli fuori si interessavano della Fondazione solo se potevano utilizzarla a fini elettoralistici. E i sindacati? Beh stendiamo un pietoso velo”.

REAZIONI

Cantelmi a candidati: “Campanella si poteva salvare”

"Cari candidati alla presidenza della Regione Calabria, ancora non avete risposto alla mia lettera aperta di ieri, nella quale vi chiedevo di assumere con me l'impegno politico per levare alla giunta regionale il potere di nominare i dg delle aziende sanitarie. I direttori generali possono essere assunti per concorso, se vi è un comune intento delle parti politiche e dei loro rappresentanti a Roma. Che cosa volete fare a riguardo? Volete poi impegnarvi per eliminare - già nelle liste elettorali - i conflitti d'interesse tra potere pubblico e sanità privata, fin qui recati, per esempio, dal governatore Antonella Stasi e dal consigliere regionale Ennio Morrone? Soltanto Wanda Ferro ha replicato, ma su una questione altra, riguardante la Fondazione Campanella. La candidata di Forza Italia alla presidenza della Regione non sapeva, prima che glielo dimostrassi rapido per atti, che la Provincia di Catanzaro potesse partecipare alla Fondazione con proprie quote. Per sua stessa ammissione, come presidente provinciale la "collega" Ferro non ha mai dato un euro alla Campanella, ma ai lavoratori in protesta ha espresso solidarietà parlata, istituto tanto caro alla politica. Oggi voglio aggiungere altre proposte concrete, nonostante che il discorso politico sia fermo alle beghe di Udc ed Ncd, vive per interessi di poltrona dei Gentile e dei Trematerra". "Vi parlo, colleghi candidati, di un'altra questione importante - prosegue Cantelmi - della vituperata sanità calabrese, che è l'ambito di cui dovrà occuparsi con priorità il prossimo esecutivo regionale, insieme al commissario per il Rientro. Come sapete, l'Università di Catanzaro non ha mai firmato il nuovo protocollo con la Regione per regolare i rapporti circa l'attività dell'azienda ospedaliera "Mater Domini" del capoluogo, che continua a ricevere illegittimamente 52 milioni di euro annui, con protocollo scaduto dal 2008. Peraltro, nella circostanza vi è pure un chiaro conflitto con le norme vigenti, per cui il finanziamento dipende dalle prestazioni sanitarie fornite e non dal dato storico. Vi è noto, colleghi candidati, il balletto relativo alla firma del nuovo protocollo tra Regione e Università, che non sto qui a riassumere. Dal 5 luglio 2012 è predisposto il nuovo schema. Da lì, non c'è stato alcun avanzamento: l'Università ha continuato a percepire fondi pubblici sul dato storico, a prescindere dalle prestazioni effettivamente erogate dalla collegata azienda ospedaliera "Mater Domini". Il Movimento Cinque Stelle della Calabria ha calcolato che si sarebbero risparmiati, con la pronta sottoscrizione del nuovo protocollo, più o meno 40 milioni di euro complessivi: 20 milioni per anno. Con queste cifre la Fondazione Campanella si sarebbe salvata alla grande e non ci sarebbe stato bisogno della solidarietà parlata, inutile a fermare i licenziamenti". "Ricordo - conclude - che al rifiuto di firmare del rettore dell'Università di Catanzaro, Aldo Quattrone, non ha fatto seguito l'intervento del governatore e commissario Giuseppe Scopelliti presso il Ministero dell'Università e della Ricerca, annunciato per sanare i contrasti sul nuovo protocollo. Tradotto in termini più spiccioli, per vicende di potere i calabresi non hanno potuto vedere compiuto il rientro dal debito sanitario, che attualmente ammonta a circa 40 milioni. La storia rievocata racconta, perciò, di una sanità gestita secondo logiche lontane dall'interesse pubblico, che mostrano una profonda irresponsabilità politica e un'incapacità di organizzare il riordino sanitario coinvolgendo per tempo tutti i soggetti a vario titolo interessati. Ecco, candidati Mario Oliverio e Wanda Ferro, vi chiedo se volete con me assumere l'impegno politico per l'approvazione del nuovo schema di protocollo, che per la sanità calabrese significa un risparmio di 20 milioni all'anno. Cinque Stelle interrogherà comunque i ministri di Salute ed Economia sulla vicenda. Vi prego di volermi rispondere appena possibile. Per cortesia e per rispetto dei calabresi”.

Rosanna Scopelliti: “Si pensi a licenziati Fond.Campanella”

"Quando ho appreso di questi licenziamenti avevo ancora nelle orecchie le parole di Papa Francesco pronunciate poche ore prima durante l'udienza generale del mercoledì sulla vicenda Meridiana: 'Vi prego, per piacere, nessuna famiglia resti senza lavoro'. Ho sentito una stretta al cuore, perché nei fatti il datore di lavoro di queste 172 famiglie calabresi è l'ente regionale, quindi è come se l'appello accorato del Papa fosse rivolto anche a tutta la classe dirigente calabrese, che in questi anni non ha saputo, o voluto, trovare una soluzione efficace utile a scongiurare la perdita di questi ed altri posti di lavoro". Lo afferma il deputato di Ncd, Rosanna Scopelliti, circa i licenziamenti dei 172 lavoratori della Fondazione "Tommaso Campanella". "Con quale credibilità politica - aggiunge - ci si può presentare agli elettori calabresi per le prossime elezioni regionali, se si è di fatto eredi delle giunte regionali che hanno causato questo scempio? Con quale coraggio si potranno guardare in faccia i lavoratori licenziati, e le loro famiglie, vittime di una trascuratezza istituzionale senza scusanti, e che possono rappresentare simbolicamente tutti i padri e madri di famiglia disoccupati, i giovani alla disperata ricerca di un lavoro, gli Lsu-Lpu sottoccupati, i precari?. Proprio per questo credo sia indispensabile che tutti i candidati che competeranno per la carica di Presidente della Regione Calabria concentrino su questo dramma sociale tutti i fondi possibili e assumano come primo impegno quello di trovare una soluzione per questi 172 lavoratori di un centro oncologico che rappresenta l'eccellenza regionale, e che non merita la trascuratezza colpevole in cui è stato abbandonato dai diversi governi regionali che si sono succeduti negli ultimi quindici anni”.

Nesci e Parentela: “40 mln bruciati nella sanità”

"La sanità calabrese avrebbe risparmiato 40 milioni di euro, se non ci fossero stati i giochi di potere e i silenzi dei partiti". Lo affermano i deputati M5S Dalila Nesci e Paolo Parentela, a proposito, è scritto in una nota, "della mancata firma del protocollo fra Università di Catanzaro e Regione Calabria, riguardante i rapporti reciproci per l'attività dell'azienda ospedaliera universitaria Mater Domini". Oggi i due parlamentari hanno presentato un'interrogazione rivolta ai ministri della Salute, dell'Economia e dell'Università, in relazione alla vicenda del finanziamento regionale per Mater Domini, attualmente erogato con un protocollo scaduto dal 2008 e sulla base del solo dato storico, "fuori - secondo Nesci e Parentela - della normativa di specie, che lo prevede in ragione delle prestazioni sanitarie effettivamente erogate". "La Calabria - affermano i parlamentari - deve rientrare da un debito sanitario di 40 milioni. Se l'Università avesse firmato il nuovo protocollo, pronto dal luglio 2012, i costi sopportati dalla Regione sarebbero stati inferiori di 20 milioni all'anno. Oggi, pertanto, la Calabria sarebbe rientrata dal debito sanitario, con la possibilità di aiutare realtà come la Fondazione Campanella, messe in ginocchio da una gestione politica perversa e ingannevole. Il nostro candidato governatore Cono Cantelmi ha scritto una lettera agli altri candidati Mario Oliverio e Wanda Ferro, perché con lui assumano l'impegno della definizione immediata del nuovo protocollo, bloccato da due anni". "Ai calabresi - concludono Nesci e Parentela - vanno date risposte reali sulla sanità, per cui il Movimento Cinque Stelle sta lavorando, mentre le altre forze politiche restano, purtroppo, mute e immobili".

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