Smantellamento tendopoli San Ferdinando: si punta su accoglienza diffusa migranti

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Reggio Calabria - "Ricercare una soluzione condivisa alla problematica inerente la condizione alloggiativa dei migranti presenti nell'area di San Ferdinando". Se n'è discusso in Prefettura a Reggio Calabria in occasione di una riunione del Tavolo tecnico permanente per i lavoratori extracomunitari presieduto del prefetto Michele di Bari. Alla riunione hanno partecipato, fra gli altri, il Presidente della Regione Calabria, il Questore, i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, la Commissione Straordinaria del Comune di Gioia Tauro, i sindaci di Rosarno e di San Ferdinando, rappresentanti della Protezione Civile regionale e metropolitana e delle organizzazioni sindacali. "Il Prefetto ha fornito al tavolo - è detto in un comunicato - i dati rilevati dalla Questura sul numero dei migranti e sulla loro condizione giuridica. Nell'evidenziare che il numero dei migranti presenti drasticamente diminuito rispetto alle precedenti stagioni agrumicole è stato prospettato un ventaglio di ipotesi per la sistemazione adeguata dei cittadini extracomunitari nell'ottica dello smantellamento della baraccopoli e della tendopoli.

In particolare il prefetto di Bari ha rappresentato la possibilità di trasferire, nel breve periodo, gli aventi diritto nei progetti Sprar ovvero, a seconda della posizione giuridica, nei Centri di accoglienza straordinaria (Cas). Inoltre, ha sottolineato l'importanza di attuare politiche attive di integrazione e inclusione nel tessuto socio economico della Piana di Gioia Tauro mediante forme di accoglienza diffusa". "Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio ribadendo la necessità di procedere allo smantellamento della baraccopoli e degli attuali, provvisori attendamenti - è detto nel comunicato - ha espresso la necessità di trovare stabili ed adeguate soluzioni abitative. A tale riguardo, ha manifestato la volontà della Regione Calabria di contribuire alla soluzione del problema con strumenti che incentivino le locazioni, come la creazione di un apposito Fondo di garanzia per i proprietari che concedono un immobile in locazione, nonché l'investimento di risorse finanziarie per l'eventuale ristrutturazione di beni confiscati o del patrimonio pubblico".

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