Roma - E' confermato il decreto con il quale il Presidente della Repubblica il 22 marzo scorso ha disposto la proroga dello scioglimento del Consiglio Comunale di Tropea. L'ha deciso il Tar del Lazio con un'ordinanza con la quale ha respinto la richiesta del consigliere di minoranza e coordinatore cittadino di Forza Italia, Giovanni Macrì, di sospendere il provvedimento presidenziale.
Il Tar, "a prescindere dall'eccezione di inammissibilità del ricorso per carenza di legittimazione a ricorrere sollevata dalle amministrazioni resistenti, che presenta profili di positivo apprezzamento da scrutinare nella fase di merito" - si legge nell'ordinanza - ha considerato che "la domanda cautelare è del tutto priva dal prescritto pregiudizio di un danno grave e irreparabile, dovendosi ritenere prevalente, a fronte della 'urgenza' genericamente prospettata nel gravame di dotare al più presto il Comune di Tropea di un governo politico, l'interesse pubblico sotteso alla proroga delle attività della gestione commissariale, funzionale al compimento degli interventi avviati per il risanamento dell'ente".
Il provvedimento di proroga dello scioglimento del Comune per ulteriori sei mesi rispetto alla scadenza originaria è stato emesso sulla constatazione che "non risulta esaurita l'azione di recupero e risanamento complessivo dell'istituzione locale e della realtà sociale, ancora segnate dalla malavita organizzata".
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