Terminati lavori di restauro al Santuario di Conflenti: campanile riportato all’antico splendore degli anni '60

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Conflenti - Terminati i lavori di restauro al Santuario della Madonna della Quercia a Conflenti. La Basilica della Madonna della Quercia di Visora è il più importante edificio sacro del paese del Reventino, la sua costruzione risale alla fine del XVI secolo, secolo ricco di avvenimenti prodigiosi: nel 1578, infatti, si susseguirono 9 apparizioni, di cui 7 della Vergine Maria, la quale chiedeva ai fedeli che le venisse dedicato un Santuario nella zona denominata Visora. I fedeli e le autorità religiose diedero ascolto alle parole della Santa Madre e così, il 9 marzo 1580, venne deposta la prima pietra.

Le fondamenta furono scavate in 4 giorni e, dopo solo due anni, il santuario era pronto per divenire il centro della vita religiosa del paese del Reventino. Il 26 agosto 1607 la chiesa fu proclamata e consacrata 'Basilica'. Da allora è stata oggetto di numerosi restauri, l’ultimo dei quali iniziato nel marzo del 2017, terminato oggi. Quest’ultimo restauro è costato circa 200.000 euro, a cui ha contribuito la CEI per il 50%, mentre il restante 50% è stato a carico del Santuario.

“È stato un restauro completo sia per l’interno che per l’esterno - spiega il parroco, don Adamo Castagnaro - l’interno è stato ripulito e ritinteggiato, è stato fissato l’oro alle foglie del soffitto e reintegrato dove mancava. Al presbiterio è stata rifatta la volta e sono state aggiunte altre foglie d’oro. Per quanto riguarda l’esterno, è stato rifatto totalmente il tetto, ed è stato aggiunto un sottotetto con fogli di polistirene per evitare infiltrazioni d’acqua. Anche l’esterno è stato ritinteggiato completamente”.

Gli interventi più massicci hanno riguardato il campanile. Il rettore e il consiglio pastorale, infatti, hanno voluto che la cupola del campanile fosse rivestita da maioliche verdi, miele e gialle. L’idea, approvata dalle Belle Arti, è nata per riportare la cupola del campanile a com’era negli anni ‘60. In quell’epoca, infatti, era rivestita da maioliche, poi cadute, e la cupola, sin da allora, è rimasta semplicemente rivestita da una guaina amaranto. Solo per la cupola del campanile sono stati spesi circa 20.000 euro.

Per far fronte a questa spesa, non prevista nel progetto iniziale, il parroco ha chiesto, tramite una lettera, un contributo volontario ai parrocchiani e ai devoti della Madonna riuscendo così a far fronte alla spesa e completare i lavori di restyling.

S.V.

foto-di-una-volta.jpgIl campanile com'era negli anni '60

tre-11232017-170304.jpgIl campanile prima dell'ultimo restyling

foto3-11232017-170300.jpgLa cupola del campanile oggi

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