Trame 7, Presidente Senato Grasso: Falcone e Borsellino i miei maestri di sempre - VIDEO

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Lamezia Terme – Ospite di rilievo per la seconda giornata del festival Trame con il presidente del Senato Pietro Grasso. A Grasso seguiranno nelle altre tre giornate di Festival altri altrettanti illustri ospiti fra politici, scrittori e magistrati. Oggetto di discussione sono state le due efferate stragi di mafia del 23 maggio 1992 e del 19 luglio 1992, vale a dire quelle di Capaci e di via d’Amelio, dove, 25 anni fa, persero la vita due uomini, due servitori dello Stato: il magistrato antimafia Giovanni Falcone e il magistrato Paolo Borsellino. Una tematica scottante e sconvolgente quella ripresa da Grasso che rappresenta una profonda ferita nel ricordo di tutti noi.

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La seconda più alta carica dello Stato, (Presidente della Repubblica, Presidente Del Senato, Presidente della camera dei deputati, Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana e Presidente della Corte Costituzionale sono cinque cariche più alte) ne ha dialogato davanti a un gremita piazzetta San Domenico assieme al direttore artistico del Festival dei libri sulle mafie Gaetano Savatteri. Stimolato dalle sue pertinenti domande, Grasso storicizza la strage riportandone i dettagli più salienti e le tensioni, “a Palermo era il periodo del Maxiprocesso del quale mancano ancora alcuni ‘pezzi’ utili a darne una struttura completa e definitiva, pertanto bisogna avere il mosaico completo per trovare la verità su queste feroci stragi”.

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Pietro Grasso ripercorre anche un dovuto e dettagliato excursus sui suoi due “maestri e colleghi magistrati”, Falcone e Borsellino, “Due persone - le ha definite - eccezionali, Falcone più serioso e razionale ma capace di tirare fuori il suo lato festoso e giocoso che si manifestava nell’intimità amicale. Borsellino, euforico, aveva uno spirito goliardico che non mancava di mostrare con battute ad amici e colleghi di lavoro, anche importanti”. Il presidente Grasso ha parlato, nel prosieguo, al di là del suo libro pieno di ricordi, che il cambiamento tanto atteso in una Regione come la Calabria “è possibile seguendo l’esempio dei miei maestri di sempre Falcone e Borsellino, due persone normali, non eroi ma uomini eccezionali che sapevano con impegno il proprio lavoro”. “Il cui esempio - ha continuato - va portato avanti e, ora, a farlo sono le manifestazioni come Trame, chi non fa acquisti nei negozi ‘in odor di mafia’,  i giovani di altre città, che terminati gli studi vanno Corleone a coltivare i terreni confiscati, nonché i docenti delle scuole che, sin dalle scuole elementari, sanno infondere ai propri giovani allievi il culto dell’antimafia, perché vale sempre il detto: «la mafia si combatte con un esercito di maestri elementari»”.

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Continua a porre l’accento sulla parole “rinnovamento e cambiamento” la seconda carica dello Stato, “il rinnovamento è essenziale e si ottiene, non solo cambiando le persone ma anche cambiandone i comportamenti e, anche qui, sono di fondamentale aiuto i movimenti antimafia, i festival, i centri aggregativi, i libri che trasmettono i valori di Falcone e Borsellino, non - ha ripetuto - due eroi, ma dei fuoriclasse del dovere che noi tutti dobbiamo imitare per ottenere il cambiamento sperato”. Ricordi di mafia è stato il titolo dell'incontro, mentre 'Storie di sangue, amici e fantasmi' è il libro nel quale, il presidente Grasso ripercorre i tragici eventi che hanno portato all'uccisione di due uomini servitori dello Stato per mano della mafia. L’appuntamento con il Presidente del Senato si è concluso con il ricordo del giornalista e operatore tv Marcello Le Piane venuto a mancare oggi.

Francesco Ielà

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