Tumori, pochi i calabresi che effettuano test per prevenzione

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Catanzaro - Solo il 34,6% delle donne ha effettuato in Calabria la mammografia per la diagnosi precoce del tumore del seno, il 31% ha eseguito il Pap test per la diagnosi iniziale del tumore del collo dell'utero (il 29% ha effettuato il test HPV) e solo il 24% dei calabresi si è sottoposto al test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per individuare in fase precoce il cancro del colon retto (dati al 31 dicembre 2017). E' quanto è emerso stamane in occasione della presentazione del volume "I numeri del cancro in Italia 2018" avvenuta oggi a Catanzaro all'Azienda Ospedaliero-Universitaria. L'incremento della mortalità può essere ricondotto anche alla scarsa adesione a questi esami: nella Regione, nel 2015 (ISTAT, ultimo anno disponibile), sono stati 4.487 i decessi attribuibili a tumori maligni (2.655 uomini e 1.832 donne), 62 in più rispetto al 2014. La neoplasia che ha fatto registrare il maggior numero di decessi è quella del polmone (751), seguita da colon-retto (557), stomaco (304), mammella (294) e prostata (245).

Nel 2018 sono stati 10.350 i nuovi casi (5.850 per gli uomini e 4.500 per le donne). Si tratta di 100 casi diagnosticati in meno rispetto al 2017.

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