Ugl Aeroporto chiede rinnovo contratti integrativo alla Sacal

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Lamezia Terme – Pubblichiamo la nota inviata da UGL Federazione Nazionale del Trasporto Aereo, Segreteria Provinciale – Aeroporto di Lamezia Terme in merito al rinnovo dei contratti da parte della Sacal.

 “Dall’ultimo contratto integrativo, sono volati su rotte senza ritorno, quasi nove anni e, ancora, tutto è fermo al nastro di partenza, quell’impegno  ha  fatto la muffa e si è riempito di ragnatele, un rinvio continuo  che è servito solo alla società impedendogli di andare a rotoli per il possibile disavanzo, un temporaneo accantonamento  che è stato un  atto fatto esclusivamente dai lavoratori che, ribadiamo  il concetto già più volte espresso, correttamente e coscientemente si sono sacrificati per tenere in piedi la società ed evitare lo spettro dei registri in tribunale, mentre la stessa  dimenticava e dimentica lo sforzo della base.

Oggi, in rapporto alle dichiarazioni pubblicamente rilasciate dall’ente,  la società dovrebbe essere  all’attivo, quindi nessun problema per il futuro. Acque floride? Crisi finita? Fondi disponibili?  Domande logiche ma ancora coperte dall’incertezza, eppure sembra di si, meglio così, almeno una delle tre società aeroportuali vola in cieli sicuri e,  di conseguenza, può far fronte agli impegni verso il proprio personale.

Riepilogando la SACAL è in debito verso i lavoratori del rinnovo del contratto integrativo, del premio di produzione e del premio di risultato, con  un ritardo di circa nove anni da coprire.

E’ logico sollecitare  una  diversa fase di trattazione per l’applicazione del nuovo contratto, in cui non si può tralasciare un calcolo sulle differenze del passato per un recupero di quelle somme che non possono e non debbono finire nel solito dimenticatoio. La società handling, in tutto questo periodo ha solo consumato lo spazio cercando di crearsi una sacca di consensi che permettesse di continuare a gestire un bene di proprietà di tutta la comunità, senza tentare di trovare una strada per soddisfare le esigenze legittime dei dipendenti. Non ha neppure provato a   gratificarli  con l’apertura di un tavolo d’incontro per discutere l’integrativo e concludere il suo itinerario errante. Sveglia SACAL è il momento di dimostrare la volontà a creare un diverso rapporto con il lavoratore non fermarsi soltanto a beatificare dirigenti e funzionari.  Il contratto integrativo va, sottoscritto, firmato e applicato senza altri inutili e deleterie perdite di tempo”.

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