Adolescenza, ricordi, feste, albero... con il sorriso

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Mentre la fetta di popolazione pro coriandoli e pacchetti colorati entra da  festaiolo incallito in questa fase e trasforma il più delle volte la casa in un luna park natalizio. Questo meccanismo ha una motivazione scaturita da una ricerca del British Medical Journal in cui spiega che lo spirito del Natale è localizzato in aree specifiche del cervello. E  queste zone cerebrali sono più attive nelle persone che hanno associazioni positive con chi invece non ha un ricordo felice. Quindi reagiamo all'evento in base alle nostre sensazioni registrate nel passato. E chi reagisce con amore e chi con insofferenza non sempre conosce la radice della sensazione che vive. In entrambe le situazioni la reazione è dovuta al  vissuto nell'infanzia e dal significato che abbiamo attribuito al Natale. E chi la vive con ansia è perchè risveglia questi sentimenti collegati al passato con una forte dose di nostalgia per le persone che sono scomparse e ne riporta sintomi psicosomatici. Che possono essere dal mal di testa all'insonnia ai disturbi gastrointestinali.

La soluzione è rimuovere/barra cancellare gli schemi che legano al passato e ritrovare il giusto spirito natalizio. Iniziare una serie di cambiamenti, dall'uscire per ammirare le luci della città o partire per  andare in un'isola caraibica o più semplicemente ricordarsi che si festeggia nel mondo l'evento della nascita di nostro Signore Gesù.  E, per magia, si ritroverà il sorriso dimenticando il passato e ciò che si è vissuto. 

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