Non riusciamo a vivere (purtroppo) senza uno smartphone o a non inoltrare in continuazione messaggi o chat con e su diverse app. Ma non siamo sempre a conoscenza che anche questa insana routine ha delle regole da seguire. Di galateo, di buona educazione o definiscile come meglio credi. Basta che le metti in pratica. Primo punto per poter rientrare o rimanere nell' elenco delle persone educate e rispettose è necessario mettere da parte il cellulare quando si è in compagnia. La sola eccezione potrebbe essere che sia l'argomento di conversazione per un immagine o per una ricerca. È molto irrispettoso convivere con e per lo smartphone perché viviamo pur sempre nell' era dei rapporti umani. La seconda regola è quella di non pranzare o cenare con il cellulare sul tavolo o nasconderlo sulle ginocchia. Terza regola è non inserire la suoneria in ospedali, chiese teatri, cinema e aerei o magari preferire quelle non chiassose. Sempre sul versante suoneria è preferibile non trasformarsi con la velocità di wonder woman in una sveglia e telefonare prima delle 9 del mattino o all'ora di pranzo o di cena o dopo le 22. A meno che non sia un genitore o un parente stretto. O se si è preso un accordo in precedenza.

Quarta regola è quella di non urlare come se si fosse al coro dello stadio anche se soffrite di problemi di udito. Altro punto da prendere in considerazione è di allontanarvi da altre persone quando dialogate di tematiche personali e optate in questi casi per i luoghi appartati. È educazione e ribadisco educazione RISPONDERE senza attivare una delle fasi che colpiscono i narcisisti, non rispondere. Entrare nel mondo dei fantasmi (per questi soggetti malati) è la fase punitiva. A meno che non vogliate chiudere il rapporto. Ma questo è un dato che riusciamo a risolvere con i famosi blocchi, o in extremis con denuncia quando sfocia nel reato di stalker. Bloccare, cancellare è diventata una moda. Il cellulare è un oggetto e in quanto tale dovrebbe essere usato con moderazione (tipo le bevande alcoliche e gli zuccheri) senza esasperazione o per nuocere al prossimo altrimenti diventa un arma di difesa o di attacco e non un semplice mezzo di comunicazione. Ribadisco di COMUNICAZIONE.