Dieci meriti del Coronavirus (i demeriti li conosciamo)

Scritto da  Pubblicato in Francesco Bevilacqua

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francesco-bevilacqua-foto-blog-nuova_80da1_19973_ea258_59f1c_e96f0_cec4f_df014_db513_eb6b5_f8fb1_2c83a_da5cd_ac61d-1_c49d8.jpg1- Dimostra come la supposta potenza dell’uomo non è invincibile. E come lo specismo (fede nella superiorità della specie umana rispetto alle altre specie ed alla vita sulla Terra nel suo complesso) è un’illusione.

2- Mette a nudo la supponenza e la vacuità dello scientismo (fede assoluta nella scienza).

3- Ci ricorda, ove ce ne fossimo dimenticati, che ciascuno di noi è vulnerabile e può cadere, e che lo siamo anche tutti insieme come specie umana.

4- Mostra come ciascuno di noi, ciascuna famiglia, ciascun paese, ciascuna nazione abbiamo maggior valore se ci consideriamo parti del Tutto e potremo risollevarci solo se opereremo insieme (visione olistica e sistemica).

5- Ci fa riscoprire il rimorso per quanto abbiamo fatto alla Terra, all’Umanità, al nostro Prossimo.

6- Rende più chiara la distinzione fra l’essenziale ed il superfluo.

7- Risveglia in noi il senso del sacro (che non significa credere in questa o quella religione positiva).

8- Colpisce ovunque e tutti, indifferentemente.

9- Dà scacco matto, in poche mosse, al neoliberismo facendo invocare agli stessi neoliberisti la socialdemocrazia abiurata anche dalla sinistra.

10- Ci offre un’occasione unica e forse irripetibile: invertire rotta nei comportamenti individuali e collettivi della specie umana verso la Terra, da subito.

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