I fiammiferi si accendono sempre

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Una favola può fare comprendere meglio il significato dell'articolo e il contesto in cui si possono venire a trovare le donne. La piccola fiammiferaia fu scritta nel 1848 da Hans Christian Andersen. Racconta l'espressione di un'anima bisognosa di nutrimento al punto di non farcela più. È una favola che si rivolge sopratutto alle donne, sembra che chieda loro di coltivare sogni reali. E se in questo saranno tenaci, si potranno avverare. La protagonista è una bambina orfana che vive in un bosco accanto a un villaggio. E qui comprava i fiammiferi per il costo di mezzo penny e li rivendeva a un penny. Se riusciva a venderne molti poteva comprare del pane. Con l'inverno, si ritrovò al freddo con un capotto e delle scarpe umide e consumate. Aveva molto freddo e anche se chiedeva ai passanti di comprare i fiammiferi, questi rimanevano indifferenti. Così inizio a accendere il primo per scaldarsi e ogni volta iniziava il suo sogno a occhi aperti. E la bambina per incanto diventava felice. Una stanza riscaldata da una stufa, una tavola imbandita, un albero di Natale. Ogni fiammifero era uno di questi sogni. Poi vide una stella cadente e si ricordò di sua nonna che le raccontava che era un'anima che volava in paradiso. Accese un altro fiammifero e le apparve la nonna e perché lei non sparisse li accese tutti insieme. Tutti salirono in cielo. Li non faceva freddo non si soffriva la fame e il dolore. Il giorno seguente fu trovata nel freddo della neve con i fiammiferi spenti nelle mani. Aveva raggiunto la nonna in cielo con un sorriso sul viso.

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