Logora chi esaspera il potere...

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Solo in casi estremi dovrebbe denunciare alle forze dell'ordine e della giustizia il torto subito. O se a un poliziotto capita di vivere in prima persona un torto in una sala di attesa da chi lo offende senza motivo (e non indossa la divisa) e allora si attiva o si dovrebbe attivare il tasto del titolo da parte delle forze dell'ordine. In quel caso in primis è il cittadino che agisce e solo in seconda istanza mette in atto la sua titolarità. Possiamo dire che il dirigente che riceve la segnalazione da parte del parente del paziente anziano agisce a nome anche di altri pazienti che non si sentono di ribellarsi alla lacune del reparto. E in altri casi chi detiene un potere si ribella anche per il silenzio assordante a cui molti cittadini devono sottostare quando subiscono un torto. Non si deve subire sempre. Non si può stare sempre in silenzio perché prima o poi in attesa di giustizia passa da quelle parti un rappresentante del potere e come semplice cittadino osserva e se carpisce una cattiva gestione della sanità o di altre negligenze intravede un'ingiustizia o raccoglie dati di esasperazione degli utenti. Indossa la sua silenziosa armatura e si torna a respirare aria di giustizia, buona sanità e mancanza di soprusi da parte di chi non ha potere e non sa come ricevere un supporto. Quando i poteri delle forze dell' ordine della magistratura e dei mass media difendono i deboli assumono una maggiore rilevanza agli occhi dei cittadini e dell'opinione pubblica.

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