Si cha cha. No divisa

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Ma la riflessione del pezzo è se saremmo stati capaci di fronteggiare un evento allo stesso modo delle popolazioni ucraine. E cosa pensiamo del loro atteggiamento patriottico. Sembra che non vogliamo essere partecipi se non guardando ogni tanto i telegiornali e gli approfondimenti ma solo per poterne discuterne con gli amici. E’ mutato il concetto di paura? Siamo stanchi delle calamità sanitarie e economiche e siamo entrati nell'ottica di vivere giorno per giorno. Abbiamo troppi grattacapi economici che il resto ci interessa quando ne abbiamo tempo. Ci piace troppo la comodità i beni di lusso e il bello che pensare di agire come la popolazione ucraina è distante anni luce dal nostro modus operandi? Rimane il dato che sembriamo due mondi opposti. Gli uomini che vanno in guerra a morire per la propria patria e quelli che ballano con i pantaloni leggins nei video con barbette e tatuaggi a suon di disco-inferno. E le donne che raccontano al buio delle loro abitazioni per nascondersi le fasi della guerra e quelle che  si incapricciano per una borsa o un trattamento tonificante. Siamo vicini di casa ma lontani nei contenuti….del resto solo un russo poteva dire che la bellezza salverà il mondo. E forse è questo che stiamo facendo. O siamo occidentali doc e la guerra non ci piaceva neanche sui libri di storia…

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