Reggio Calabria - “Una buona notizia arriva dal Senato: è stato approvato il disegno di legge n. 1372, fortemente voluto dalla Lega, che delega il Governo alla revisione del codice dei beni culturali. L’obiettivo? Dare voce alle richieste degli enti locali e del mondo produttivo, semplificando i procedimenti amministrativi e favorendo la crescita del Paese. Nei prossimi mesi il sistema delle autorizzazioni verrà snellito, così da tutelare i diritti dei cittadini senza le lungaggini di una burocrazia lenta e spesso poco chiara, che finora ha finito per ostacolare lo sviluppo economico”. Così Pietro Raso, Consigliere Regionale della Lega Calabria che, sottolinea: “Tra i punti chiave della riforma spicca l’introduzione del principio del “silenzio/assenso”, pensato per evitare interpretazioni soggettive e tempi infiniti. Non solo: gli interventi di lieve entità non passeranno più dal parere della Soprintendenza, ma resteranno di competenza esclusiva degli enti territoriali. Per le infrastrutture strategiche e di interesse nazionale, invece, le pratiche verranno gestite direttamente dalla Direzione Generale del Ministero della Cultura, senza ulteriori passaggi nelle Soprintendenze locali”.
Per Raso “Non si tratta soltanto di velocizzare: il disegno di legge prevede anche misure per rafforzare la sicurezza del patrimonio culturale e per facilitare il ripristino delle infrastrutture colpite da calamità naturali, senza dover ricorrere ogni volta a deroghe straordinarie. In sintesi, entro 60 giorni dall’entrata in vigore saranno emanate linee guida nazionali per uniformare le procedure: si distingueranno con chiarezza gli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica, quelli di lieve entità soggetti a un iter semplificato e quelli che, invece, richiedono l’autorizzazione ordinaria. Tre le parole d’ordine, come ha sottolineato Pietro Raso, consigliere regionale della Lega “Semplificazione, trasparenza, certezza”. Un provvedimento che porterà benefici concreti anche alla nostra regione, soprattutto negli interventi di prevenzione del rischio idrogeologico, idraulico e sismico”.
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