Catanzaro - E' ripartita alle 6 dal porto di Tunisi la nave della MSC Crociere con a bordo il centinaio di studenti dell'istituto "Fermi" di Catanzaro Lido. La partenza è stata posticipata dalle autorità locali per ragioni di sicurezza dopo il grave attentato che ha sconvolto la capitale maghrebina. La notizia è stata fornita al sindaco Sergio Abramo, che ha costantemente seguito l'evolversi della situazione, dal dirigente scolastico Luigi Macrì. "La nave della MSC - spiega una nota del comune - proseguirà il programma della crociera, direzione Barcellona".
Preside istituto: "I ragazzi hanno telefonato a casa"
La paura è passata, ma nell'Istituto di istruzione superiore "Fermi" di Catanzaro Lido oggi non si parla d'altro: della buona sorte toccata ai 104 studenti della scuola in gita a Tunisi con la Msc, ma lontani dal museo Bardo nel momento dell'attacco terroristico. "I nostri ragazzi - racconta Luigi Antonio Macrì, preside dell'istituto che raggruppa il liceo scientifico e il liceo linguistico - hanno avuto anche la possibilità, concessa dall'armatore, di telefonare ai loro cari. La scolaresca si trovava da un'altra parte rispetto al teatro dell'attacco terroristico perché stava visitando il sito dell'antica Cartagena. Inutile dire che è stato questo un fatto molto positivo. Comunque sia i ragazzi si sono imbarcati e la paura è passata". "Abbiamo avuto le prime notizie - riferisce ancora Macrì - alle 13:35 da alcuni genitori allarmati che avevano seguito i telegiornali. Ho subito chiamato uno degli accompagnatori che mi ha rassicurato sul fatto che i ragazzi stavano rientrando senza problemi sulla nave. Ci siamo subito tranquillizzati e abbiamo avuto modo anche di aggiornare il nostro sito internet per rassicurare tutti i genitori".
I ragazzi stanno proseguendo il viaggio di rientro in Italia, come da programma, a bordo della nave di Msc Crociere, con destinazione Barcellona, Marsiglia e infine Genova, i 104 studenti dell'Istituto di istruzione superiore "Fermi" di Catanzaro Lido che ieri erano a Tunisi mentre si consumava il dramma del Museo del Bardo. Luigi Antonio Macrì, preside dell'istituto, a 24 ore di distanza dagli avvenimenti, è più rilassato e tranquillo. "Stamattina - racconta - ho anche chiamato la Farnesina e mi è stato detto che la nave con i ragazzi a bordo, 67 dello scientifico e 37 del linguistico, ha lasciato il porto tunisino. Per fortuna, quindi, è andata bene".
Studentessa Catanzaro 39 di febbre per lo spavento
Trentanove di febbre, a causa, probabilmente, dello spavento vissuto ieri a Tunisi. E' quanto accaduto a una studentessa catanzarese facente parte del gruppo dei 104 in gita nella città nordafricana dell'Istituto di istruzione superiore "Fermi" di Catanzaro Lido. A raccontarlo è Maria, una compagna di classe della ragazza.
"Abbiamo sentito un'altra nostra compagna - dice Maria - che ci ha riferito di questa cosa. Un episodio che dimostra la gravità di quello che è successo e che ci ha molto preoccupate. Lei faceva parte del secondo gruppo di visitatori che dovevano andare prima al Parlamento e poi al Museo. Il cambiamento del programma ha contribuito ad evitare ulteriori difficoltà, ma la tensione, comunque, è stata forte".
Studenti Catanzaro, giornata ieri vissuta nel panico
Hanno vissuto la giornata di ieri in un clima di panico gli studenti dell'istituto superiore 'Fermi' di Catanzaro dopo aver appreso la notizia dell'attentato a Tunisi dove si trovavano in gita un centinaio di ragazzi della scuola. La visita al Museo del Bardo di Tunisi, ed anche nel Parlamento, era nel programma degli studenti in gita a Tunisi. I ragazzi ed i loro accompagnatori hanno poi deciso, all'ultimo momento, di cambiare itinerario optando per le rovine di Cartagine.
Sgromo: “Studenti catanzaresi sono al sicuro”
“Sono al sicuro gli studenti del liceo, una delle tappe del loro viaggio d'istruzione che in queste ore sta proseguendo verso Barcellona". Lo afferma l'assessore alla pubblica istruzione, Antonio Sgromo. "Adesso che il pericolo è completamente scampato - afferma l'assessore - l'ansia che nella serata di ieri ha attanagliato l'intera città si è fortunatamente dissolta. Comprendo perfettamente, da genitore, i momenti di tensione che hanno vissuto i familiari degli studenti, ed e' da padre di famiglia che ieri ho seguito i costanti aggiornamenti che il sindaco Abramo, a cui rivolgo un ringraziamento, ha fornito nel corso della serata. Per un attimo, questa mattina, leggendo i quotidiani, mi è mancato il respiro apprendendo, come riportano le cronache, che solo per puro caso i ragazzi e i loro docenti hanno scelto un itinerario diverso a quello che li avrebbe portati nel cuore di Tunisi e, quindi, nel museo al centro dell'attacco. Sapere che stanno tutti bene - conclude - è stata una liberazione".
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