Giampà (Vigor): Quest'anno si è creato un gruppo fantastico

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Lamezia Terme - Una Vigor che sin qui ha sempre mosso la classifica ad eccezione della partita, peraltro persa in zona Cesarini, contro la corazzata Salernitana. Alla luce di ciò, il punto raccolto negli ultimi 90’, sebbene maturato tra le mura amiche, è stato accolto in modo sostanzialmente positivo nell’entourage biancoverde. Anche perché di fronte c’era un Foggia che, sebbene non ancora a regime, resta, organico alla mano, una delle compagini più forti del girone.

C’è il giusto rammarico – ha osservato il centrocampista Domenico Giampà -. Ovviamente bisogna migliorare, ma sono comunque contento di quello che stiamo facendo come squadra. Ogni domenica chiunque giochi, dall’inizio o subentrando, dà sempre tutto  per la maglia biancoverde. Sappiamo di avere dei limiti, ma facciamo si che diventino un nostro punto di forza. Ed i tifosi l’hanno capito. Sin dal ritiro estivo si è creato un gruppo fantastico, un gruppo da serie A. E ve lo dice uno che ha avuto la fortuna di vincere ben quattro dei cinque campionati di serie C finora portati a termine”.

Gruppo che l’esperto mediano difende a spada tratta, non senza una frecciatina polemica rivolta ai cronisti presenti. “Abbiamo cambiato nome a Malerba. Non si chiama più Emanuele, bensì cinque, dato che ogni settimana puntualmente gli mettete questo voto nonostante sia sempre tra i migliori in campo”.

Giampà tesse anche le lodi di mister Erra, spiegandone i motivi. “Ogni tecnico, sia che si chiami Conte, Allegri o Erra, deve dimostrare di essere coerente. Ed il nostro lo sta dimostrando coi fatti. Chi non si allena con lui non gioca. Montella, ad esempio, si è allenato un solo giorno nella settimana che ha preceduto la gara con la Salernitana, e puntualmente è andato in panchina. Questa cosa il mister ce l’ha detta già durante il ritiro, così come ci aveva informati di questa sorta di turnover che avrebbe applicato in mezzo al campo nell’arco di queste tre partite concentrate in una settimana. Dall’alto della mia esperienza posso testimoniare che un tecnico inizia a perdere il controllo del gruppo proprio quando non si dimostra coerente. Devo perciò fare i complimenti ad Erra che, nonostante alleni per il primo anno tra i professionisti, avendo giocato a calcio sa come gestire un gruppo”.

Gli si fa notare come, per la terza gara consecutiva, si sia preso gol nei minuti finali, gettando così alle ortiche tre punti. “Contro il Foggia, negli ultimi 5’ abbiamo un tantino mollato ma faremo sicuramente tesoro dell’errore commesso. A Melfi ad un certo punto i locali hanno messo dentro tanti attaccanti, cercandoli continuamente con lanci lunghi. Quanto al match con la Salernitana, ritengo abbiamo giocato meglio di loro eccezion fatta per gli ultimi 15-20’. Cosa peraltro piuttosto prevedibile se si tiene conto del curriculum di ogni calciatore dei granata. A volte, però, l’entusiasmo e la voglia di giocare fanno si che  si riesca a dare filo da torcere a chiunque. Con ciò non voglio certo dire che arriveremo in serie B. Ma che per batterci le avversarie dovranno mettere in campo le nostre stesse qualità. Nessuno si monterà la testa, anche perché c’è tanta gente che intende essere soltanto di passaggio in questa categoria. Gente che vanta trascorsi in A e B non so se riesce a rincorrere l’avversario con la stessa grinta e cattiveria agonistica nostra”.

A chi gli chiede se il reparto avanzato non spenda troppe energie al punto che nel finale magari non ne ha più per tenere palla e ripartire, il trentasettenne di Girifalco fa notare come “stavolta, dopo il gol segnato da Scarsella, ci siamo messi in otto dietro la linea della palla, perché così facendo è difficile prendere gol. Sull’1-0, tra l’altro, ci sono state fischiate contro tre-quattro punizioni che han fatto si che il Foggia ci abbia schiacciato ulteriormente nelle retrovie”.

Dall’inizio, o subentrando nella ripresa, nonostante le trentasette primavere suonate sulle spalle, Giampà ha sempre dato il suo contributo in questo primo terzo di girone d’andata. “In passato giocavo esterno alto nel 4-4-2 o 4-3-3, e quando si arrivava al 75’ la maggior parte delle volte, nonostante difficilmente mi stanchi, venivo sostituito al pari degli altri esterni. In tale ruolo, d’altronde, bisogna correre molto facendo la doppia fase e saltare l’uomo. Domenica nel secondo tempo stavo meglio del primo, tant’è che ho recuperato diversi palloni. Anche durante gli allenamenti sono quello che corre di più. Non è un problema d’età e non gioco ancora per i soldi. Continuerò a farlo finchè non mi peserà e mi divertirò. Posso giocare anche trentotto partite di file. Se a volte non gioco dall’inizio, è solo per scelta tecnica del mister”.

L’ex di Modena e Messina torna a metterla sul collettivo. “Sappiamo di non poter competere, a livello tecnico, con diverse squadre, ma non per questo partiamo già battuti contro Lecce, Salernitana, Benevento e le altre corazzate del girone. In una singola partita può succedere di tutto; nell’arco dell’intero campionato è invece ovvio che i valori escano fuori. In una gara secca possiamo battere anche il Lecce, insomma. Fermo restando che questa squadra comunque non ha giocatori scarsi. Se ci mettiamo la giusta voglia e determinazione, siamo in grado di giocare in un certo modo. Ovvio, però, che in alcuni frangenti del match si possa un po’ soffrire l’avversario. Esaltiamo questa squadra, quindi, dal primo all’ultimo componente la rosa”.

La squadra, intanto, riprenderà ad allenarsi oggi pomeriggio, martedì 30 settembre, al Riga in vista della trasferta di sabato a Martina Franca. Decisi, infine, gli orari della nona giornata. Gattari e compagni giocheranno al San Filippo di Messina sabato 18 ottobre alle 15:00.

Ferdinando Gaetano

 

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