Lamezia Terme, 12 marzo – Via libera, da parte dell’ufficio tecnico comunale, per i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli alloggi di proprietà comunale nell’ambito del Progetto PON Sicurezza per lo sviluppo promosso dal Ministero dell’Interno nell’anno 2010 e che si propone come “Turismo sociale a Ginepri di Lamezia Terme”. Il Comune ha affidato i lavori su tali beni confiscati alla criminalità alla ditta D’Auria costruzioni di Lamezia Terme. Dal Ministero si apprende che la cifra elargita dallo stesso nell’ambito dell’obiettivo 2.5 nell’ottobre del 2010 è pari a 1.570.000 euro. L’intervento prevede, così come da stipula del contratto ministeriale “la ristrutturazione e la successiva riutilizzazione come struttura per il turismo sociale (60 appartamenti su un totale di 81), di un complesso residenziale “I Ginepri”, confiscato alla criminalità organizzata, attualmente inagibile a causa dell’avanzato stato di degrado determinato dal totale abbandono dell’area”.
Da progetto, quindi, gli immobili una volta riqualificati, saranno destinanti “a centro turistico-sociale estivo - con il mantenimento di unità abitative e la realizzazione di spazi comuni - per famiglie disagiate e minori a rischio di devianza, anziani, disabili ed altre categorie svantaggiate, con la realizzazione in particolare di soggiorni marini, con residenzialità di breve periodo (7-10 giorni), e la collaborazione con soggetti del terzo settore”. All’interno del residence sono previste la creazione di “una foresteria con stanze singole, doppie, triple e quadruple, sala colazione, reception con una ricettività complessiva di 138 ospiti adulti giornalieri così disposta: piano primo piano secondo piano terzo - 32 posti letto (oggetto d'appalto) - 53 posti letto (oggetto di offerta migliorativa) - 53 posti letto (oggetto di successivo appalto)”. Una volta completati i lavori la gestione sarà affidata ad un unico soggetto che, comunque, per poter agire, dovrà appoggiarsi a partner del terzo settore.
Il progetto del Comune, rispetto al progetto Pon Sicurezza, prevede la ristrutturazione di 35 alloggi confiscati su 81, di cui 29 nell'edificio B e 6 nell'edificio A (dedicati prevalentemente a servizi come cucina, refettorio,sale comuni, ndr) ed alla realizzazione degli impianti e di presidi di sicurezza attiva e passiva. I lavori di riqualificazione prevederano anche l’efficientamento energetico della struttura con “un impianto di climatizzazione idronico (caldo/freddo) con recupero di calore dagli scambiatori dell’impianto di climatizzazione per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria, il tutto integrato con la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici per l’abbattimento dei costi di gestione e per l’applicazione del principio di utilizzo di fonti alternative di produzioni di energia elettrica per una autosufficienza parziale dell’edificio. Al fine di adeguare il consumo energetico ai dettami della L. 311/2001 è stata inoltre prevista la coibentazione delle pareti esterne con insufflazione di materiale sciolto coibentante (schiuma/sughero) nella camera d'aria esistente e la sostituzione degli infissi esterni con nuovi infissi a taglio termico con vetrocamera termoisolante”. L’importo dei lavori previsti è di 1.700.000 euro, qualcosa in più rispetto al finanziamento previsto dal Ministero che prevedeva da progetto Pon, invece, la ristrutturazione di 60 appartamenti su 81 tra quelli confiscati alla criminalità organizzata. Gli alloggi furono utilizzati dal Comune negli anni scorsi come residenza provvisoria per le famiglie rom oggetto di ordinanza di sgombero da Scordovillo disposta della locale Procura.
Virna Ciriaco
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