Calabria: I candidati del Pd, Doris Lo Moro al secondo posto nella lista per il Senato

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Lamezia Terme, 8 gennaio - Doris Lo Moro sarà candidata al Senato come seconda in lista dopo il reggino Minniti. La notizia è ufficiale dopo il via libera del comitato elettorale e il placet della direzione del PDI alle liste. Un traguardo raggiunto tre giorni prima della scadenza fissata dalla legge e prima di tutti gli altri partiti, ancora alle prese con la compilazione delle liste tra litigi, baruffe, dimissioni, scontri e musi lunghi (in misura eguale/minore verificatisi anche nel PD). La deputata uscente di Lamezia aveva scelto di mettersi in gioco partecipando alle primarie nel coordinamento provinciale di Catanzaro ottenendo 4446 voti, seconda eletta dopo il commissario regionale D’Attorre (che sarà secondo in lista alla Camera dopo Rosy Bindi). Su scala regionale nelle primarie Catanzaro aveva 6 candidati (4 donne), Cosenza 11, Crotone 3, Reggio Calabria 7 e Vibo Valentia 5. La scelta di Doris Lo Moro di partecipare alle primarie è stata dettata da due motivazioni: dare la possibilità agli elettori di valutarne il lavoro svolto alla Camera e per protestare contro la legge elettorale attuale, il famigerato “porcellum” di Calderoli-Berlusconi, che di fatto impone le scelte dettate dalla varie segreterie dei partiti.

La candidatura al Senato anziché alla Camera non è una diminutio, soprattutto se si riflette sugli altri effetti perversi del “porcellum”, che fissa un premio regionale al Senato, dove conquistare la maggioranza dei senatori significa avere la possibilità di governare. Sarà al Senato che si deciderà il destino della prossima legislatura e sarà quindi a Palazzo Madama che serviranno, al Pd, senatori di fiducia e serietà.

Allo stato attuale non si può ancora dire se Doris Lo Moro sarà l’unica candidata di Lamezia Terme al Parlamento anche perché le liste degli altri partiti non sono ancora ufficiali (l’ultimo giorno utile per la presentazione delle liste sarà l’11 gennaio). Ma le voci di corridoio si rincorrono e, anche se non c’è ancora certezza, sembra che la deputata uscente Ida D’Ippolito Vitale non sarà ricandidata dall’UDC perché già parlamentare di lungo corso. In attesa di sviluppi la candidatura di Talarico, attuale presidente del consiglio regionale, mentre Giuseppe Galati, coordinatore nazionale della “federazione dei cristiano popolari”, dovrebbe presentarsi, per volontà di Berlusconi, alla Camera con il suo gruppo, apparentato ovviamente al PDL. Infine per quanto riguarda SEL in un primo momento c’era stata l’accettazione con riserva della candidatura alle primarie di Nuccio Iovene, che poi ha ritirato la sua candidatura. E adesso, allo stato attuale, non c’è alcun lametino tra i possibili candidati di Vendola.

Sondaggi e proiezioni elettorali (in Calabria si eleggono 20 deputati e 10 senatori) dovrebbero spazzare i dubbi, grazie alla crescita del Pd, sulle possibilità di elezione della Lo Moro al Senato, e forse di quella di Galati alla Camera se la frana nazionale del PDL non diventerà una valanga. Si vedrà.

Se i voti confermeranno quindi la tendenza attuale, Lamezia perderà almeno un parlamentare, non una buona cosa per una città già abbondantemente cannibalizzata dalla Regione (basta guardare alle partecipate, quasi egemonizzate da Catanzaro, e alle innumerevoli scelte regionali e statali che hanno penalizzato ulteriormente Lamezia) e dal governo di centro-destra. Ma con una maggioranza di centrosinistra al governo centrale si spera che la situazione cambi, anche perché il lavoro del parlamentare non sarà più quello difficile dall’opposizione (come è stato nella scorsa legislatura per il deputato Lo Moro) ma da membro della maggioranza (come potrebbe essere per il senatore Lo Moro). Significa molto.

b.not.

I candidati PD in Calabria

SENATO: 1) Minniti Marco; 2) Doris Lo Moro; 3) Villella Bruno; 4) Fanelli Micaela; 5) Argento Angelo; 6) De Nisi Francesco.

CAMERA: 1) Bindi Rosaria detta Rosy; 2) D'Attorre Alfredo; 3) Bruno Bossio Enza; 4) Stumpo Nicola; 5) Battaglia Demetrio; 6) Magorno Ernesto; 7) Censore Bruno; 8) Oliverio Nicodemo Nazzareno; 9) Covello Stefania; 10) Laratta Francesco; 11) Nava Consuelo.

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