Palermo - Blitz della Dia contro Cosa nostra e i suoi affari in Sicilia, 32 gli ordini di arresto. La Direzione investigativa antimafia ha eseguito ad Agrigento, Palermo, Trapani, Catania, Ragusa, Vibo Valentia e Parma, un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla Dda di Palermo, nei confronti di 32 persone accusate di associazione mafiosa, partecipazione e concorso in associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, detenzione abusiva di armi, sequestro di persona a scopo di estorsione aggravato e danneggiamento mediante incendio.
All'operazione hanno preso parte anche i carabinieri del Comando provinciale di Agrigento che, nell'ambito del medesimo provvedimento, hanno eseguito ulteriori 2 ordinanze di custodia cautelare, per concorso in sequestro di persona e violenza sessuale, aggravati dal metodo mafioso. L'operazione "Kerkent", coordinata dalla procura di Palermo, ha permesso di sgominare un'associazione per delinquere con base operativa ad Agrigento e ramificazioni, in particolare, nel palermitano ed in Calabria, specializzata nel traffico di sostanze stupefacenti, attraverso uno strutturato gruppo criminale armato. Conferenza stampa presso il Centro operativo di Palermo.
Tra gli arrestati anche capo ultrà Juventus
C'è anche un capo ultrà della Juventus tra gli arrestati nell'operazione della Dia in Sicilia. Si tratta, secondo quanto si apprende, di Andrea Puntorno, uno dei leader del gruppo 'Bravi ragazzi', che già in passato ha avuto problemi con la giustizia. Secondo gli investigatori e gli inquirenti Puntorno era in rapporti con il boss di Agrigento, finito anche lui agli arresti. Le accuse nei confronti dell'ultrà sarebbero connesse al traffico di droga.
Dia: "Clan Agrigento violenti e in affari con 'ndrangheta"
"Posso garantire che la criminalizzata agrigentina mantiene intatta una modalita' rozza e cinica che ci ricorda quella degli anni Ottanta. Dalle indagini emerge il ruolo di Antonio Massimino, vero capomafia acquisito e riconosciuto di Agrigento Villaseta: un soggetto capace di ogni nefandezza, cinico al punto di coinvolgere bambini per perseguire i suoi obiettivi criminali". Lo ha detto il capocentro Dia di Palermo, Antonio Amoroso, nel corso della conferenza stampa sulla operazione effettuata nel territorio agrigentino coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, guidata dal procuratore Francesco Lo Voi. "Dalle indagini viene fuori la trasversalita' di Cosa nostra - prosegue Amoroso - e la sua capacita' di dialogare anche con altre realta' per approvvigionarsi, ad esempio, di stupefacenti con i cugini calabresi". Presenti in conferenza stampa, tra gli altri, il direttore della sede Dia di Agrigento, Roberto Cilona: "La situazione particolarmente grave e' determinata da una piena efficienza dell'organizzazione che vede tra i suoi affiliati soggetti che si occupano della gestione degli stupefacenti. Una organizzazione con ruoli ben precisi, dotata anche di armi, che hanno portato ad un ruolo predominante di Antonio Massimino sul territorio grazie al brand mafioso del traffico di stupefacenti".
I NOMI
James Burgio, 25 anni di Porto Empedocle, inteso “Jenny”; Salvatore Capraro, di Villaseta (Agrigento) 19 anni; inteso “Ascella”; Angelo Cardella, 43 anni di Porto Empedocle; Marco Davide Clemente, 25 anni di Palermo inteso “Persicheddra”; Fabio Contino, 20 anni di Agrigento; Sergio Cusumano,56 anni di Agrigento; Alessio Di Nolfo, 33 anni di Agrigento; Francesco Di Stefano, 43 anni di Porto Empedocle, detto “Francois”; Daniele Giallanza, 47 anni di Palermo inteso “Franco”; Eugenio Gibilaro, 45 anni di Agrigento; Angelo Iacono Quarantino, 24 anni di Porto Empedocle; Pietro La Cara, 42 anni di Palermo, inteso “Pilota’ o “Corriere”; Domenico La Vardera, 38 anni, inteso “Mimmo”; Francesco Luparello, 45 anni di Realmonte; Domenico Mandaradoni, di Tropea, 31 anni e residente a Francica; Antonio Massimino, 51 anni diAgrigento; Gerlando Massimino, 31 anni di Agrigento; Saverio Matranga, 41 anni di Palermo; Antonio Messina, 61 anni di Agrigento inteso “Zio Peppe”; Giuseppe Messina, 38 anni di Agrigento; Messina Valentino, 56 anni di Porto Empedocle; Liborio Militello, 58 anni di Agrigento; Gregorio Niglia, nato Tropea e residente a Briatico, 36 anni; Andrea Puntorno, 42 anni di Agrigento; Calogero Rizzo, 49 anni di Raffadali; Francesco Romano, nato a Vibo Valentia e residente a Briatico, 33 anni ; Vincenzo Sanzo, 37 anni di Agrigento, inteso “Vicè ovu’; Attilio Sciabica, 31 anni di Agrigento; Luca Siracusa, 43 anni di Agrigento; Giuseppe Tornabene, 36 anni di Agrigento inteso “Peppi lapa’; Calogero Trupia, 34 anni di Agrigento inteso “Cuccu” e Francesco Vetrano, 34 anni di Agrigento, inteso “nivuru.
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